Catanzaro replica di D. M.

Catanzaro replica Catanzaro replica «Quelle delibere sotto accusa non c'entrano con le elezioni» CATANZARO. Il ministro De Lorenzo, nella sua voglia di fare chiarezza nel comportamento delle Usi, soprattutto in periodo elettorale, ha puntato la sua attenzione anche sull'Usi di Chiaravalle Centrale, una delle più importanti, come bacino d'utenza, dell'intera Calabria. Nella competenza dell'Usi di Chiaravalle Centrale ricadono 18 Comuni (alcuni dei quali con un territorio molto vasto, con una miriade di frazioni e contrade in zone di campagna), uno degli 11 ospedali attivi in provincia di Catanzaro e una struttura psichiatrica (quella gigantesca di Girifalco) di cui ancora non si sa bene che fare. Per De Lorenzo, in pieno periodo elettorale, dall'Usi di Chiaravalle sono state manipolate graduatorie relative ad incarichi per guardie mediche. * «Il problema - dice il presidente del Comitato di gestione dell'Usi, Francesco Squillace, democristiano - è comunque a molte Usi della Calabria. E noi, buoni ultimi, ci siamo regolati come gli altri, decidendo di prolungare, oltre i tre mesi previsti, il rapporto con i medici di guardia medica. Delibere di sapore elettorale? Ma se le abbiamo adottate lo scorso anno quando di elezioni e candidati non si parlava nemmeno!». Che in Calabria le «guardie mediche» siano un problema è un dato oggettivo. Talmente oggettivo che «l'organo di controllo - dice ancora Squillace non ha mai eccepito alcunché sulle nostre delibere. Tale è lo stato di oggettiva emergenza che ci spinge ad adottarle. Non dimenticando poi che questo rapporto anomalo con i medici viene a cessare nel momento in cui non sussistono più i motivi di emergenza che motivano le delibere stesse». Non si sa cos'abbia spinto De Lorenzo ad indagare sugli atti dell'Usi di Chiaravalle. Si parìa di esposti di medici che si ritengono danneggiati nelle graduatorie, [d. m.]

Persone citate: De Lorenzo, Francesco Squillace