«La strage si poteva evitare»

«La strage si poteva evitare» «La strage si poteva evitare» ROMA. Dovranno difendersi dall'accusa di strage colposa l'ex direttore dell'aeroporto di Fiumicino e tre dirigenti di polizia, messi sotto accusa dalla procura della Repubblica di Roma per presunte carenze del servizio di vigilanza nello scalo romano quando, nel dicembre dell'85, un commando di terroristi palestinesi uccise tredici persone e ne ferì ottanta nella sala transiti dei voli intemazionali. A convocare nel suo ufficio in veste di imputati i funzionari, è stato il sostituto procuratore della Repubblica Maria Cordova, da tempo titolare di un'indagine avviata in seguito ad un esposto presentato dai familiari di alcune vittime, per il giudice, all'aeroporto nessuno avrebbe provveduto a predisporre le misure di prevenzione per impedire l'attacco terroristico, benché i servizi di sicurezza avessero segnalato la possibilità che qualche organizzazione mediorientale potesse compiere un attentato. (Ansa) autorità algerine hanno preso in ostaggio T'equipaggio e la nave, che in questa vicenda non c'entrano nulla. Noi rispondiamo solo del trasporto della merce, non possiamo certo garantirne la qualità. Se la ditta produttrice si è resa responsabile di un'inadempienza, è lei che deve pagare». Ma questa tesi non convince i giudici algerini, che dopo alcuni mesi decidono il sequestro deH'«Antonio M». I mesi passano tra ricorsi, denunce e richieste di risarcimento. L'equipaggio è psicologicamente e fisicamente stremato: dei nove marinai giunti a Arzeu il 31 ottobre, cinque hanno ottenuto il permesso di tornare in Italia perchè ammalati. Gli altri «Flugonza», e imbarcato a Carlagena. Destinataria del carico è la società algerina a capitale Eubblico «Knapal». I responsaili dell'azienda esaminano alcune scatole appena scaricate, e subito si rivolgono all'autorità giudiziaria: «Il prodotto è avanato. La capitaneria di Arzeu deve ritirare i documenti di navigazione del mercantile, in attesa che il tribunale si pronunci sul risarcimento dei danni: un miliardo di lire* Il ritiro di quei documenti segna l'inizio di un lungo calvario per l'«Anlonio M ». «Faremmo meglio a definirlo un vero e proprio sequestro di persona sbotta l'armatore Giovanni Coppola, titolare della società di navigazione "Atlantica" -. Le

Persone citate: Giovanni Coppola, Maria Cordova

Luoghi citati: Italia, Roma