Il samurai del baccarat fa impazzire Atlantic City di Ennio Caretto

Il samurai del baccarà! fa impazzire Atlantic City Il samurai del baccarà! fa impazzire Atlantic City Magnate giapponese in una settimana ha vinto 8 miliardi perdendone poi 12 WASHINGTON senza variare mai il gioco, punta 200 mila dollari per volta, quasi 250 milioni di lire. Il giocatore si chiama Akio Kashiwagi, ha 53 anni, e vive in un castello presso Tokyo. E' considerato il Donald Trump nipponico, ma assai più ricco: è anch'egli figlio di un imprenditore immobiliare, e ha accresciuto il suo patrimonio costruendo grattacieli. In Asia, la sua passione per il gioco d'azzardo è leggendaria. E' stato Al Glascow, il consulente di fiducia di Trump, a strapparlo ai casinò di Macao, decantandogli i vantaggi di Atlantic City. Alla sua prima visita a febbraio, con un entourage degno di un monarca, Akio Kashiwagi si è trovato bene, e ha simpatizzato col suo ospite. L'incredibile vincita di 8 miliardi di lire, il due per cento dei guadagni annui del Trump Plaza Hotel, lo ha spronato a ritornare lo scorso lunedì, questa volta con un co¬ DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Ad Atlantic City, capitale mondiale del gioco d'azzardo, è conosciuto come «la balena» perche è il più grosso scommettitore del mondo e perchè è l'erede di una delle fortune più colossali della storia. Al Trump Plaza Hotel, appartenente a Donald Trump, il re dei grattacieli di New York, lo chiamano invece «il samurai del casinò», perché è giapponese e perché ha il portamento del guerriero. La sua fama è dovuta alle enormi somme che ha vinto e perso in pochi giorni al tavolo del baccarat: 6 milioni e mezzo di dollari vinti a febbraio e 10 milioni di dollari persi questa settimana, rispettivamente 8 e 12 miliardi di lire. Il samurai arriva al casinò, compra fìches per 12 milioni di dollari, e nei giorni successivi, per sedici ore, con una sosta solo per mangiare, dazzo anche di inviati di radio, tv e giornali americani. Lunedì il grande giocatore si è seduto al tavolo del baccarat. Al fianco, due segretarie tenevano i conti. Dietro, lo osservavano due guardie del corpo; Al Glascow; Jess Marcum, l'esperto di statistica di Trump; e una folla di agenti del servizio di sicurezza e di curiosi. Davanti a sé, Akio Kashiwagi aveva mille fìches del valore di 5000 dollari ciascuna, e ne giocava quaranta alla volta. Jess Marcum ha calcolato che il magnate giapponese punti 14 milioni di dollari all'ora, 17 miliardi di lire, alternando vincite e perdite. «Quando vince forte ha detto - bisogna ammucchiare le fìches anche per terra». Il samurai, piccolo, tozzo, coi capelli neri, è imperscrutabile, non si muove quasi mai né tradisce la minima emozione; ma se perde molto, batte i pugni sul tavolo e alza le palme delle ma¬ ni al cielo. La giornataljriù traumatica è stata quella di giovedì, una giornata di alti e bassi prolungati. In dieci minuti, undici puntate - il gioco è velocissimo - Kashiwagi ha perso tra lo sgomento del pubblico 2 milioni e 200 mila dollari, due miliardi e mezzo di Iure. Poi si è ripreso. A sera, gli ha arriso la fortuna: dopo una serie di vincite, ha accumulato 6 milioni e 600 mila dollari, oltre 8 miliardi di lire. Ogni mezz'ora Al Glascow ha telefonato a Ttump, a New York, tenendolo Jbiformato dell'andamento del gioco. Quando ha vistò che stava per sbancare il casinò, Ti-ujmp si è chiesto se non fosse il caso di chiudere il tavolo del baccarat. «Non lo fare» gli ha consigliato Jess Marcum. «E' impossibile che il samurai continui così, incomincerà a perdere». All'alba di ieri, quando ha smesso di giocare, Kashiwagi aveva perso 1 milione e mezzo di dollari, in aggiunta a 8 milioni e mezzo dei giorni precedenti, 12 miliardi di lire in tutto. Ieri si è concesso una giornata di riposo: negoziava, ha riferito Al Glascow, col direttore del casinò Ed Tracy quanto giocare ancora, e quando. Jess Marcum, il mago delle statistiche, ha dichiarato che «con 12 milioni di dollari da giocare in una settimana, il banco è favorito cinque a uno». Secondo Marcum, più le giocate si prolungano più è probabile che questa percentuale venga rispettata. «Il samurai - ha detto - gioca settanta volte in un'ora, 200 mila dollari per volta: in media dovrebbe perdere 240 mila dollari l'ora». Sono quasi 300 milioni di lire. Per vincere, Akio Kashiwagi dovrebbe andarsene quando è in attivo. Ma è roso dal demone dell'azzardo. Ennio Caretto

Luoghi citati: Asia, Macao, New York, Tokyo, Washington