«Tedeschi uniti ma senza Zeiss»

La società elettronica è strategica perché produce sistemi di guida per missili La società elettronica è strategica perché produce sistemi di guida per missili «Tedeschi uniti, ma senza Zeiss» Mosca vuole requisire l'azienda di Jena, in Ddr BONN NOSTRO SERVIZIO vo sistema di controlli sulle esportazioni: lo scopo è impedire che alcuni prodotti che compaiono sulla lista nera del Cocom venganno riesportati dalla Germania Est. La Repubblica Democratica potrà esportare la sua tecnologia in Unione Sovie tica «allo stesso modo della Svezia», come spiega un esperto di Bonn. La maggior parte degli analisti considerano il rispetto dei contratti della Germania Est con l'Unione Sovietica come una decisione positiva, che darà spazio alle industrie tedesco-orientali. Ma altri temono che la modernizzazione di quelle industrie possa risultarne compromessa. Per questo, Axel Lebahn. il maggior esperto di problemi sovietici della Deutsche Bank, ha proposto che la Germania Ovest rilevi i contratti tedesco-orientali attraverso una serie di sovvenzioni e di crediti all'Unione Sovietica. le forze armale sovietiche Il «problema potenziale» di cui si parla a Bonn è aggravato dal fatto che la Germania Ovest si è impegnata a onorare tutti i contratti già stipulati dalla Germania Est con l'Unione Sovietica: si tratta di una delle condizioni del processo di unificazione. E anche i contratti del settore della difesa fanno parte degli accordi. Ma, a parte il problema rappresentato da un'industria come la Cari Zeiss Jena, è probabile che la Germania Ovest debba anche rispettare gli ordini dell'esercito tedesco-orientale per l'acquisto di 30 «Mig-29» e per un certo numero - non precisato - di carri armati sovietici. Ora gli Stati Uniti intendono allargare il cosiddetto «confine Cocom», in modo da includere la Germania Est, anche se questa entrerà a far parte del Cocom solo dopo la conclusione del processo di riunifìcazione. Per questo motivo, le autorità della Germania Ovest stanno collaborando con quelle tedesco-orientali per creare un nuo¬ Oggi, grazie alle tecnologie introdotte clandestinamente in Germania Est per aggirare le restrizioni del Cocom sulle esportazioni ai Paesi del blocco orientale, la Cari Zeiss Jena è diventata leader nella produzione dei megabit chips. Ma il settore che interessa di più ai sovietici è quello ottico, che è di vitale importanza per i sistemi di guida dei missili. Il progetto dei sovietici non sembra però preoccupare le autorità della Germania Ovest. Anzi, come sostiene un esperto del ministero degli Esteri di Bonn: «Se i sovietici si riprenderanno uno dei settori più avanzati della Zeiss, la loro decisione non potrà che liberarci da un grosso problema». Gli esperti americani del Cocom temono, infatti, che con l'apertura della frontiera inter-tedesca e la conseguente caduta delle restrizioni sulle esportazioni, il settore militare della Germania Est faccia un balzo in avanti, attraverso il massiccio impiego di tecnologia occidentale, e, nel frattempo, continui a rifornire I Mosca ha annunciato alle auto| rita di Bonn che intende sman' tellare il settore militare della Cari Zeiss Jena - una società di alta tecnologia ottica della Repubblica Democratica Tedesca - e trasferirlo in Unione Sovietica. Questa decisione, che ricorda lo smembramento degli stabilimenti strategici tedeschi nell'immediato dopoguerra, dovrebbe permettere ai sovietici di mantenere il controllo di alcune tecnologie-chiave dell'industria militare, anche dopo l'unificazione della due Germanie. Sarebbe, quindi, la seconda volta dalla fine della Seconda guerra mondiale che una parte della Cari Zeiss - nata nel 1846 a Jena, ora in Germania Est viene trasferita. Nel giugno 1945, le forze d'occupazione americane prelevarono 127 scienziati e li trasferirono a Oberkochen, in Germania Ovest, dove venne impiantata una nuova Zeiss, capitalista. David Goodhart Copyright «Financial Timese per l'Italia -La Stampa-

Persone citate: Axel Lebahn, David Goodhart, Zeiss Jena