Si dà fuoco un altro lituano

Mentre a Tallinn si costituisce il fronte delle tre Repubbliche baltiche Mentre a Tallinn si costituisce il fronte delle tre Repubbliche baltiche Si dà fuoco un altro lituano Al confine russo-ungherese, è morente MOSCA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Un altro lituano ha ripetuto la disperata protesta di Stanislovas Gemaitis, l'uomo che si uccise col fuoco il 26 aprile scorso di fronte al teatro Bolscioi di Mosca. Rimantas Daugintis, un cittadino di Vilnius, ha tentato il suicidio alla frontiera tra l'Urss e l'Ungheria, nel villaggio di Zanoni. Ha cosparso il proprio corpo di alcol.di fronte alle guardie di confine, in territorio ungherese, e ha appiccato il fuoco. E' stato soccorso dai militari e trasportato nell'ospedale di Nyiregyhaza dove, adesso, è in fin di vita. Le autorità magiare hanno annunciato ieri l'apertura di un'inchiesta e non hanno aggiunto altri particolari sul tragico gesto. Sulle ragioni politiche di questo nuovo, estremo atto di protesta, tuttavia, ci sono pochi dubbi. Il tentato suicidio col fuoco di Rimantas Daugintis ha, così, drammatizzato la crisi baltica in un momento molto delicato del braccio di ferro con Mosca. Proprio oggi a Tallinn, la capitale estone, si riuniscono i presidenti dei Parlamenti di Lituania, Estonia e Lettonia per coordinare la loro marcia verso un'indipendenza effettiva. Per la prima volta, il lituano Vytautas Landsbergis, l'estone Arnold Ruutel e il lettone Anatolijs Gorbunovs si troveranno assieme per sottoscrivere un documento politico che dovreb- Non ci sono auto in coda al più grande distributore di benzina di Riga: Il blocco di Gorbaciov ha lasciato la Lituania a secco be sancire la saldatura del fronte del Baltico contro Gorbaciov. Il primo atto che il «fronte baltico» ha già preparato nelle sue grandi linee è una lettera comune da indirizzare a Gorbaciov e al presidente americano George Bush. Il testo - di cui circolano delle bozze ufficiose afferma, tra l'altro, che le tre Repubbliche «sono gli unici Stati d'Europa che hanno perso la loro indipendenza con la seconda guerra mondiale e che non l'hanno ancora recuperata». Una situazione che, in que- i st'epoca di aperture politiche in Europa, andrebbe risolta così come è avviata a soluzione la questione dell'unificazione tedesca. Ouesta. almeno, è la speranza che esprimono i tre presidenti dei Parlamenti baltici nel messaggio che dovrebbe essere inviato oggi stesso a Gorbaciov e a Bush. La nascita del «fronte baltico» è seguita a Mosca con grande allarme e ha già provocato un inasprimento della posizione del Cremlino. Ne sono prove i nuovi, violenti attacchi contro Landsbergis - la Tass ha scritto che il presidente lituano «vuole restaurare il capitalismo» - e la fredda accoglienza che il primo ministro estone, Edgar Saavisar. ha ricevuto nella capitale sovietica dove ha incontrato il ministro della Difesa, maresciallo Dmitri Yazov. Un colloquio più «utile e interessante» Saavisar lo ha avuto, invece, con il leader dell'ala radicale Boris Eltsin. Un altro segnale d'allarme per il Cremlino Enrico