«Presi io il bimbo dal passeggino»

«Presi io il bimbo dal passeggino» CAPPELLI CONFESSA «Presi io il bimbo dal passeggino» Riprende il 17 maggio, a Verona, il processo a Bruno Cappelli, Franco Maffiotto e Valentino Biasi, gli uomini del «clan dei piemontesi» accusati di aver rapito Patrizia Tacchella, Giorgio Garberò, Pietro Garis e Federica Isoardi. Davanti ai giudici di Verona dovranno rispondere solo del sequestro Tacchella, di cui si sono dichiarati colpevoli. Per quanto riguarda i sequestri compiuti in Piemonte sono in corso le indagini per chiarire i ruoli avuti da ciascuno nei vari rapimenti. Il procuratore di Cuneo Sebastiano Campisi e i sostituti di Torino Francesco Saluzzo e Ugo De Crescienzo seguono le istruttorie. Bruno Cappelli dichiara di non aver preso parte al rapimento del piccolo Pietro Garis, nipote dell'industriale del legno. Secondo Cappelli a rapire il piccolo sarebbero stati Valentino Biasi e Franco Maffiotto. Avrebbero fatto tutto da soli. Lui, in quel periodo, non era a Torino: prestava servizio militare. Il primo sequestro al quale l'industriale ammette di aver partecipato è quello di Giorgio Garberò, nipote di Orfeo Pianelli. «Presi il piccolo dal passeggino - ha raccontato al pool di magistrati che l'hanno interrogato sabato - ed ebbi molto meno di un terzo della somma del riscatto. Fui considerato in prova».

Luoghi citati: Cuneo, Piemonte, Torino, Verona