Bombe sulla Vuelta

Bombe sulla Vuelta Azioni dimostrative, senza danni, dei terroristi dell'Età in Spagna Bombe sulla Vuelta Due esplosioni, gara ritardata PAMPLONA. I terroristi baschi dell'Età hanno attirato di nuovo l'attenzione su di sé con due azioni dimostrative che hanno turbato, fortunatamente senza provocare né vittime né danni, lo svolgimento della 16a tappa della Vuelta ciclistica di Spagna, che si svolgeva ieri sui 165 chilometri da Logrono a Pamplona. Un primo ordigno è stato fatto esplodere a mezzogiorno, cioè poco prima dell'ora fissata per la partenza della tappa, sulla strada che attraversa il confine tra la Navarra e la regione autonoma di Rioja, oggetto delle rivendicazioni basche. Le autorità, avvertite da telefonate anonime sulle intenzioni dell'Età di disseminare ordigni esplosivi sul percorso della Vuelta, erano già da tempo in preallarme e non sono state colte di sorpresa. L'esplosione ha aperto una buca nel manto asfaltato della strada nazionale 111, Logrono-Pamplona, a dieci chilometri da Logrono. Non vi sono stati altri danni ne feriti, ma l'incidente ha causalo notevoli apprensioni tra i corridori che si apprestavano a prendere »l via, giustificando la decisione degli organizzatori di ritardare di un'oi a la partenza. Un sfrondo ordigno e esploso nel pruno pomeriggio, quando l.i lappa era appena scattata da Logrono. a circa ottanta chilometri dalla sede di partenza, stavolta sulla strada nazionale 115. in larghissimo anticipo sul passaggio dei corridori chiaris sima quindi l'intenzione da parte degli estremisti baschi di usare il passaggio della Vuelta come cassa di risonanza per le loro rivendicazioni, senza per questo nutrire propositi cruen li. La bomba, collocala in una cunetta della strada ha causalo solo qualche danno all'assetto stradale A questo punto i corridori, allarmati, si sono fermati e. dopo una decina di minuti di discussione sono ripartili, ma pedalando ad andatura turisti ca ed avvertendo gli organizza lori che, in caso di ulteriori in cidenli, si sarebbero rifiutati di proseguire sul tracciato stabilito limitandosi a raggiungere il traguardo di Pamplona su un percorso alternativo. 1 più impressionati tra i cor¬ ridori stranieri, in particolare i francesi, avevano fatto chiaramente capire la loro intenzione di abbandonare addirittura la corsa nel caso si fossero ripetuti incidenti del genere. La sedicesima tappa è comunque andata avanti con il gruppo dei corridori anticipato e seguito da nutritissimi contingenti di forze di polizia. I concorrenti hanno coperto il percorso regolarmente, procedendo tuttavia con estrema lentezza, ad una media non superiore ai venti chilometri orari. Una tappa di forzata non belligeranza, in conseguenza della situazione di emergenza, con accenni di battaglia solo nel finale, non lontano dal traguardo di Pamplona, per la ri- cerca delle posizioni di testa in vista della volata. Sul traguardo di Pamplona l'animatissimo sprint ha visto un'altra affermazione del tedesco Uwe Raab sul plotone compatto nel quale figurava anche l'italiano Marco Giovannetti, che conserva la maglia oro di leader de)la classifica, con un margine di un minuto e mezzo sugli spagnoli Fuerte e Cabestany e di due minuti sull'altro iberico l'edro Delgado. Il pericolo maggiore per Giovannetti viene proprio da quest'ultimo, specialista delle salite, perché nella sua parte finale la Vuelta, che si concluderà martedì a Madrid, deve affrontare tre consecutive tappe pirenaiche, due delle quali durissimi;.[c. p.] Giovannetti sempre in oro

Persone citate: Cabestany, Delgado, Fuerte, Giovannetti, Marco Giovannetti, Navarra, Uwe Raab

Luoghi citati: Madrid, Pamplona, Spagna