La Philips non si arrende di Giorgio Barberis
La Philips non si arrende PALLAVOLO Tra Parma e lo scudetto la voglia di rivincita di Bertoli & C. La Philips non si arrende Jankovic assicura che il titolo non sarà assegnato questa sera a Modena Nella Worla\league nuova vittoria della nostra nazionale sugli Usa (3-1) Il profumo dello scudetto aleg- !;ia sulla terza partita tra Phiips e Maxicono, in programma questa sera (ore 20) a Modena. Ed è Parma a sentirlo intenso, grazie alle due vittorie che la squadra di Montali ha ottenuto nei primi due incontri. Il più, a questo punto, sembrerebbe fatto per i parmigiani, che però giustamente diffidano: la soluzione al tie-break, di misura, delle precedenti sfide suona a monito del «nulla scontato». E' lo stesso Jankovic, allenatore di una Philips che non riesce a digerire le ingiustizie arbitrali patite nelle fasi finali della prima e seconda partita curiosamente entrambe le volte è stato il dodicesimo punto della Maxicono quello ribaltato dai direttori di gara -, a rilanciare il guanto delia sfida: «Chiaro - dice il tecnico slavo che sullo 0-2 la situazione è difficile, non consente più il minimo errore. Ma noi, anche restasse solo l'uno per cento di possibilità, vogliamo giocarcelo fino in fondo». Philips, dunque, molto deter¬ minata, anche perché i modenesi non vogliono certo abdicare tanto clamorosamente (né sarebbe giusto lo 0-3 visto l'equilibrio finora verificatosi), e neppure scucire lo scudetto proprio davanti al pubblico di casa. La Maxicono questo lo sa, così come il fatto di poter affrontare il match di stasera in assoluta serenità, senza l'obbligo di vincere, in quanto poi giovedì si tornerebbe a Parma per la quarta partita. E giocare senza assilli potrebbe essere la chiave del successo, anche se Bertoli e compagni fanno gli scongiuri. A dar la carica ai modenesi potrebbe poi esserci anche Julio Velasco, che oggi (salvo ritardi aerei) dovrebbe rientrare dagli Usa con la nazionale-bis che ha concluso il suo ciclo di partite americane per la World League con un nuovo successo sugli Stati Uniti per 3-1 (10-15, 15-8, 15-6,15-11). Un'avventura che poteva rivelarsi precaria si è così rivelata esaltante con un bilancio di tre vittorie e una sola sconfitta, per di più al tie-break. Gli azzurri, che adesso dovranno giocare in Italia contro Brasile, Stati Uniti e Francia (due partite contro ciascuna), nutrono legittime ambizioni di arrivare alla fase finale (promosse le prime due del girone) che si terrà in Giappone a metà luglio. Nella gara conclusiva con gli Usa, giocata nello Sports Arena di San Diego, la nazionale di Velasco ha saputo emergere alla distanza, mostrando la necessaria grinta e determinazione per piegare un avversario rabbioso dopo la profonda ferita subita con la sconfitta per 3-0 a Los Angeles. Il tecnico azzurro ha schierato inizialmente l'abituale sestetto (Tofoli, Gardini, Anastasi, Martinelli, Masciarelli e Petrelli), ma ben presto ha dovuto sostituire Martinelli, in giornata di scarsa vena, con Pasinato che ha sfoderato una prestazione eccellente ed è risultato tra gli artefici del successo: sue, infatti, ben 23 palle vincenti. Giorgio Barberis
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