Boskov spara su De Mos di Curzio Maltese
Boskov spara su De Mos SAMPDORIA Alla vigilia di Coppa Coppe per ora litigano gli allenatori Boskov spara su De Mos // tecnico delVAnderlecht lo aveva definito «un attore di cinema» E lui risponde: «Incominci a vincere tutto quello che ho vinto io» GENOVA DAL NOSTRO INVIATO Forse non serviva andare in ritiro a Forte dei Marmi. La focaccia e il branzino sono buoni anche a Nervi, il tempo è splendido e la gente ha altro da fare che disturbare gli allenamenti della Sampdoria. Ieri la squadra è tornata dai cinque giorni in Versilia e non ha trovato nessuno ad accoglierla. Boskov ha addirittura improvvisato una conferenza stampa per strada. Ogni tanto qualche passante si soffermava, incuriosito dallo strano linguaggio italo-spagnolo. Boskov ce l'ha con Aad De Mos, maghetto del Malines prima e dell'Anderlecht oggi, che l'ha definito un «attore di cinema», con scarso rispetto per i suoi 59 anni, da compiere domani, proprio nel giorno della finale di Goteborg. «Io conosce bene lui» premette l'Alberto Sordi slavo. «Lui molto giovane, sempre stato vice e gregario di altri. Al settore giovanile dell'Ajax aveva fatto abbastanza bene (Van Basten, Bijkaard, Winter e Roy, tanto per gradire, ndr), poi è arrivato Cruyff e l'ha cacciato. E' stato bravo al Malines (Coppa Coppe e Supercoppa, ndr). All'Anderlecht invece ha molti problemi». L'ultima cosa gliel'ha spifferata il connazionale Jankovic, uno degli stranieri dell'Anderlecht, che De Mos ha silurato considerandolo troppo lento di piede e troppo veloce di lingua. Boskov conclude: «De Mos potrà essere felice se alla fine della carriera avrà vinto quanto io: otto titoli». Cioè un campionato in Jugoslavia, uno in Spagna e due coppe del Be, una coppa in Olanda, due coppe Italia con la Samp e una promozione con l'Ascoli. Tutto tranne una coppa europea. Lacuna grave che Boskov spera di colmare a Goteborg. «Poi verrà anche lo scudetto - assicura -. Serve un grande acquisto e la Samp sta per farlo». Nomi soliti, McMahon, Barnes, Valdo. Ma è già un problema trattenere i Vierchowod, i Mancini, i Pellegrini. Boskov non vuol neppure sentirne parlare («Tut¬ ti gli anni giornali scrive le stesse scemenze») e si dedica ancora a De Mos: «Non penso a sua tattiche. L'anno scorso non ci ho pensato e mia Samp ha eliminato suo Malines». E' perfino tenera questa polemica tra guru della panchina, dopo quel che s'è visto nella finale tra Fiorentina e Juve. I problemi della Samp stanno a centrocampo, dove «Cerezo è insostituibile», e forse anche Pari che verosimilmente arretrerà a libero. Mannini e Vierchowod saranno addetti alla sorveglianza di Degryse e Vanderlinden, versioni fiamminghe di Vialli e Mancini. Il resto, che è moltissimo in una finale decisiva per il futuro dei due club, è affidato alla forma di una sera. La Samp ha il vantaggio di 6 mila tifosi al seguito contro i mille scarsi dell'Anderlecht. Molti sono partiti già ieri. Gli altri, i ricchi, seguiranno oggi in aereo. Ventiquattro charter, da mezzo milione a un milione e mezzo il prezzo del biglietto. Curzio Maltese
Luoghi citati: Forte Dei Marmi, Genova, Italia, Jugoslavia, Olanda, Spagna
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