Riga: l'Urss vuole spiegazioni

Riga: l'Urss vuole spiegazioni Il Cremlino sembra per ora rinviare la linea dura contro l'Estonia Riga: l'Urss vuole spiegazioni Per conoscere i limiti dell'«indipendenza» RIGA. Il presidente della Lettonia Anatoly Gorbunov ha informato ieri il Parlamento di aver ricevuto dal Cremlino una richiesta di spiegazioni in merito alla dichiarazione di indipendenza e ha ipotizzato che la reazione di Mosca potrebbe non essere così dura come si era temuto in un primo momento. I deputati della Repubblica baltica, che venerdì scorso avevano votato a favore dell'indipendenza dall'Urss, riuniti per eleggere il nuovo premier dopo le dimissioni di Bresis, hanno ascoltato in un clima relativamente sereno il presidente dare l'annuncio che il Cremlino voleva conoscere nel dettaglio il piano di secessione. L'annuncio di Gorbunov, che non ha precisato il nome del dirigente sovietico che ha avanzato la richiesta a nome di Gorbaciov, lascia supporre che il presidente dell'Urss non abbia ancora deciso se scegliere la li¬ nea dura e imporre sanzioni economiche come ha fatto con la Lituania. La richiesta di Gorbaciov lascia inoltre ritenere che il capo del Cremlino voglia rendersi conto se la dichiarazione d'indipendenza presa dal Parlamento lettone sia più vicina a quella assunta dalla Lituania oppure a quella più sfumata dell'Estonia. Gorbunov ha annunciato che i parlamentari lettoni stanno preparando la risposta e che «la documentazione sarà inviata a Mosca al più presto». Mentre i deputati lettoni erano riuniti, una cinquantina di soldati sovietici si sono avvicinati alla sede del Parlamento e hanno spiegato una bandiera rossa con su scritto: «Compagni. Non abbiate dubbi che difenderemo con onore gli interessi dell'Urss». Migliaia di cittadini, irritati dal tono minaccioso dello slogan, hanno gridato «vergo¬ gna» all'indirizzo dei soldati russi; ma l'episodio non ha avuto seguiti. Intanto Gorbaciov ha condannato coloro che sfruttano l'atmosfera di democrazia e di apertura nel Paese per attuare «i loro piani ambiziosi e infondati, comprese le azioni separatiste». Parlando al Cremlino nel corso di un incontro con i veterani di guerra in occasione dell'anniversario della vittoria sui nazisti del 9 maggio, Gorbaciov ha definito «politica irresponsabile, che porta in un vicolo cieco» l'azione dei separatisti che operano nelle varie repubbliche dell'Urss. Riferendosi poi alle contestazioni nei suoi confronti attuate nella manifestazione del Primo Maggio sulla Piazza Rossa da parte dei radicali, il presidente ha fatto notare che gli organizzatori di quella gazzarra non si rendono conto di perdere solo tempo. [Ansa]

Persone citate: Anatoly Gorbunov, Gorbaciov, Gorbunov