Sospese le agitazioni alla Rai

Sospese le agitazioni alla Rai Sospese le agitazioni alla Rai Raggiunta in extremis un'intesa sul contratto ROMA. All'una dopo mezzanotte è stato raggiunto un accordo sul rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti Rai. L'ufficio stampa Rai ha diffuso una breve nota, concordata tra azienda e sindacati, in cui si afferma una «intesa di massima è stata raggiunta sulle parti fondamentali del contratto» e che «di conseguenza le iniziative di sciopero in programma sono state sospese». Il black-out elettorale, dunque, è stato scongiurato in extremis. La positiva conclusione delle trattative ha portato alla revoca degli scioperi che erano stati indetti dal sindacato autonomo Snater per i giorni 7 e 8 maggio, studiati appositamente per bloccare le maratone elettorali. Quella di ieri è stata una giornata tesa e convulsa. Nessuna delle due parti era disposta a cedere. Si era creata una situazione, per così dire, di stallo. Soltanto nel pomeriggio, con l'entrata in campo del presidente Manca e del direttore generale Pasquarelli, la trattativa è entrata nel vivo. Visto che le discussioni andavano troppo per le lunghe, però, lo Snater aveva proclamato uno sciopero improvviso a fine pomeriggio che ha costretto i Tg all'edizione ridotta e ha impedito la trasmissione in diretta di «Europa Europa». Al settimo piano del palazzone di viale Mazzini, si erano avvicendate per tutto il pomerig- Sio e tutta la sera le delegazioni i sindacalisti. Non si conoscono i termini dell'accordo, specie per quanto riguarda la parte economica. Come ultima offerta, Manca e Pasquarelli erano saliti a 240 mila lire di aumento medio. I sindacati confederali, però, ne chiedevano 320 mila, e quelli autonomi 370 mila. «Siamo ancora lontani - diceva Antonio Lovato, segretario dello Snater, in una pausa delle trattative - davanti a queste cifre, noi rompiamo ogni indugio e scioperiamo». Dichiarazioni dello stesso te¬ nore da parte confederale. «La nostra richiesta di partenza è già contenuta - sosteneva Francesca Santoro, della segreteria nazionale Cgil - non possiamo accettare questa loro offerta». Restava insomma, sullo sfondo, il pericolo di una rottura tra le parti con seguito di scioperi e riflessi anche sulla preparazione dei mondiali di calcio. La parte economica, nonostante l'ottimismo dei vertici Rai, le aperture sulla parte normativa e anche le assicurazioni del presidente del Consiglio Andreotti, formulate a voce qualche giorno fa in un incontro informale presso la Rai, si è rivelata lo scoglio più duro. Sarebbe stato black-out sulle elezioni, dunque, come minacciava lo Snater II sindacato autonomo, alla chetichella, aveva già revocato una giornata di sciopero: era stata indetta un'astensione dal lavoro anche per oggi, ma alla fine i legali dell'organizzazione hanno consigliato di soprassedere temen¬ do una precettazione. Le parole del ministro Mammì, a questo proposito, erano state chiare: «Se scioperano durante le elezioni, noi li precettiamo tutti». Lo Snater aveva così scelto la via della prudenza. Restavano però sul tappeto gli scioperi di domani e martedì. La Rai, secondo fonti sinuacali, aveva già preso le sue contromisure, dirottando le troupe a rischio su collegamenti di minore importanza. I sindacalisti confederali, poi, che certo non possono scioperare in giorni tanto delicati, minimizzavano il rischio: «Le sedi di partito - spiegava un tecnico, aderente ai sindacati Cgil, Cisl e Uil - sono "cablate" con viale Mazzini in permanenza. C'è un cavo a fibra ottica, cioè, che è sempre pronto; basta inserire la spina della telecamera e l'immagine può andare in onda». Francesco Grignettì

Persone citate: Antonio Lovato, Francesca Santoro, Mammì, Manca, Pasquarelli

Luoghi citati: Europa Europa, Roma