Bsn Demone conquista l'Agnesi

Bsn Demone conquista l'Agnesi Il consiglio ha nominato ai vertici gli ex alleati della famiglia di Imperia Bsn Demone conquista l'Agnesi Ifrancesi (con l'aiuto dilfil) hanno il55% GENOVA. La maggioranza della Agnesi è ormai passata nell'orbita del gruppo Bsn Danone. Da Parigi è giunta, infatti, ieri la conferma che il colosso guidato da Antonie Riboud può contare sia in via diretta che attraverso la Sifit sul 55°o della società di Imperia. La Bsn Danone già disponeva del 29°b del capitale e, grazie ad accordi con ex alleati della famiglia Agnesi, ha potuto acquisire la maggioranza assoluta della Alifina, la finanziaria da cui dipende il gruppo ligure. La Sifit è controllata, con quote paritetiche, dalla stessa Bsn Danone e dalla Ifil. Va rilevato che gli ex alleati locali della famiglia Agnesi hanno assunto ieri ruoli di rilievo nella nuova compagine di guida del gruppo. Ciro Capacci e Marco Podestà, già legati alla vecchia proprietà da un patto di sindacato, figurano da ieri ai vertici della società di Imperia. A pochi giorni di distanza dal ribaltamento degli equilibri a favore della multinazionale francese Bsn Gervais Danone (culminata nell'ingresso in consiglio di due rappresentanti della multinazionale, tra cui l'uomo di fiducia nel settore pasta Gunter Mauerhofer e Pierre Bonnet) ieri pomeriggio il consiglio di amministrazione della Agnesi spa ha nominato Ciro Capacci presidente e amministratore delegato e Marco Po¬ destà vicepresidente. Eva e Riccardo Agnesi, che in precedenza occupavano rispet- : tivamente la carica di presidente e amministratore delegato, hanno disertato la riunione del consiglio e non hanno ancora i comunicato se accetteranno o j no la designazione a consiglie- ; re. Nei giorni scorsi i rappre- I sentami della famiglia Agnesi hanno annuncialo la volontà di reagire all'attacco lanciato da Riboud e non è escluso un ricorso in tribunale. Ma è probabile che già nei prossimi giorni possa essere avviata una trattativa dalla quale dipenderà la permanenza o no della famiglia ligure nell'azienda. A trattare saranno Bsn e gli Agnesi ma un ruolo importante potrebbe essere rivestito dall'lfil Per ora non resta che da registrare l'ennesima avanzata della Bsn nel settore della pasta. Il gruppo guidato da Riboud può contare ormai su un giro d'affari, nel settore, di circa 300 miliardi di lire in Italia (Bsn e anche leader in Francia in questo ramol suddiviso tra diversi marchi: Ponte, Ghigi. Tomadini e Spiga. Ora al gruppo si aggiunge l'Agnesi che nell'89 ha registrato un fatturato di 112 miliardi (contro i 105 di un anno fa) anche se i conti dell'ultimo esercizio si sono chiusi in sostanziale pareggio contro l'utile di 1,158 miliardi dell'88. [r. e. e]

Luoghi citati: Bsn, Francia, Genova, Imperia, Italia, Parigi