Cuore di scorta per Bartali di Gian Paolo Ormezzano
Cuore di scorta per Bartali Un'ora di intervento nell'ospedale di Verona in gran segreto: i figli credevano che fosse in viaggio Cuore di scorta per Bartali Pace-maker applicato al vecchio campione Gino Bartali ieri l'altro è stato operato al cuore dal dottor Pierfranco Pcranzoni: gli hanno messo un pace-maker, tutto bene. Un'ora d'intervento in anestesia locale, due punti di sutura, «non ho sentito niente, non mi sono neanche accorto di cosa mi facevano». Il ciclista più amato dagli italiani (Fausto Coppi è il più adunilo) lascia oggi l'Ospedale Borgo Trento di Verona. Ha compiuto i settantacinque anni lo scorso IH luglio. 1 suoi figli, a Firenze, non sapevano nulla dell'intervento. E' toccato a chi scrive queste righe dare la notizia ai suoi, dopo averla letta sul quotidiano genovese che l'ha pubblicata ieri mattina in anteprima La nuora ha detto: «Ci aveva parlato di un viaggio a Verona per sottoporsi a certe analisi, si era annunciato di ritorno lunedi». La nuora ha chiesto notizie ai marito, che ha chiesto al fratello: i due figli erano stati anch'essi informati soltanto della visita veronese 11 vecchio campione evidentemente non ha voluto «disturbare» nessuno, a parte la moglie Adriana, che lo ha accompagnato nella «glia»» a Verona Perchè Verona? Perche in quell'ospedale, che ha un'unita cardiologica avanzatissima. Bartali era stato portato il 10 ottobre del 19B8, quando a La ria di Bolzano era stalo colle da malore Si era temuti) t! peggio, ina già i primi esami avevano diagnosticato soltanto un colpo di freddo La puntala nell'Alto Adige faceva pane dei prò grammi finissimi di Banali che. oltre a seguire lutto il Giro d'Italia, guidando personalmente la sua auto, fermandosi su invito dt sposi, comunicandi, semplici tifosi, e tirando regolarmente mattina in serate dedicate alle reminiscenze, sem- Cre con discorso, medaglia, nndisi, va per ciclismo ogni giorno in un posto diverso. I) suo carnet è sempre pieno per i tre mesi a venire, lo vogliono dappertutto, la sua conversa zione è affascinante, ogni sera la una grande gara con Coppi, contro Coppi (e vince sempre lui, il grande vecchio caro Gino). Ogni giorno così, onnai da trent'anni. Per ia gioia di sentirsi vivissimo, amatissimo, non certo per il guadagno. Il cuore che ai tempi dell'agonismo batteva appena 34 colpi al minuto gli ha fatto quello scherzo nel 1988, il pace maker si è reso adesso necessario: ma entra in funzione soltanto quando i battiti scendono sotto la quota, sempre favolosa, di 40. E Ginettaccio ha messo un altro tassello al mosaico della sua leggenda. Ieri a Verona ha concesso, in vestaglia verde, un'intervista ad una televisione locale. Ha ringrazialo anche il professor Pietro Zardini primario di cardiologia, ha parlalo del Tour de France, che Argentili e Bugno quest'anno tenteranno, per riuscire in una almeno pallida imitazione delle sue gesta, ha ricordato che ieri era il quarantunesimo anniversario della scomparsa dei calciatori del Grande Tonno, tutti amici suoi Gli hanno chiesto per la centesima volta se si senti, nel 1948. in maglia gialla, salvatore dell'Italia riunita nell'entusiasmo sportivo dopo avere sfioralo la guerra civile per l'attentalo a Togliatti Per la novanlanovesima volta ha detto di no (la prima volta, ricevendo al Tour le legrammi di ringraziamento dai capi del Paese, credette di sii Bartali è sempre stato aller gico al ciclismo diciamo moseriano. quello programmalo da strumenti elettronici Adesso uno di questi strumenti è stato applicalo a lui per programmargli la vita, sembra che lo abbia accollo bene, e che abbia garantito di offrirsi giorni più tranquilli «Ma intanto faticherò a trattenerlo in ospedale sino a domani, sostiene che ha tante cose da fare e subito», ci ha dello ieri il chirurgo che gli ha messo addosso lo slesso pacemaker che mise a Pertmi. Gian Paolo Ormezzano A sinistra un'immagine degli Anni 50 con Carapellese lanciato verso il gol. Nella foto sopra Gino Bartali (75 anni), il ciclista più amato dagli italiani. Lascerà l'ospedale di Veronr in giornata
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