Uccise il marito, liberata ma i figli la respingono di M. M.

Uccise il marito, liberata ma i figli la respingono Como, la donna non potrà tornare a casa Uccise il marito, liberata ma i figli la respingono COMO. Santina Comande, 40 anni, la donna di Desio che ha bruciato vivo il marito Antonio Ferrari, ha lasciato ieri pomeriggio il carcere del Bassone dove era detenuta dal 25 gennaio, il giorno in cui confessò il suo crimine. L'uomo era stato trovato carbonizzato il 18 gennaio in un avvallamento di Arosio, in provincia di Como. La donna è accusata di omicidio pluriaggravato e rischia l'ergastolo. Un giudizio che attenderà a piede libero. Dove, però, non si sa. Uscita dal carcere, non ha voluto dire dove si sarebbe recata. Certamente non a casa, dove i figli e l'anziana madre le hanno chiuso in faccia la porta. Non l'hanno perdonata. Il provvedimento è stato preso dai giudici comaschi, che hanno applicato il nuovo codice di procedura penale. Alla scarcerazione sembrava opporsi un solo ostacolo: la pericolosità sociale della donna. Un'ipotesi esclusa da una perizia disposta dalla magistratura: la donna non ha né la possibilità di inquinare le prove, né di fuggire. Santina Comande ha fatto tutto da sola: dapprima ha somministrato del sonnifero al marito, poi lo ha caricato sulla «127» di famiglia per accompa- Sarlo in ospedale. Ma strada :endo ha raggiunto l'avvallamento di Arosio dove, dopo aver cosparso di benzina il marito, gli ha dato fuoco. Gli inquirenti avevano dapprima ipotizzato un regolamento di conti maturato nel mondo della 'ndrangheta. Ma pochi giorni dopo è venuta a galla la verità. La donna ha confessato il movente dell'omicidio: «Ero preoccupata per il futuro dei miei figli». Antonio Ferrari aveva manifestato l'intenzione di abbandonare il lavoro, [m. m.]

Persone citate: Antonio Ferrari, Santina, Santina Comande, Sarlo

Luoghi citati: Arosio, Como, Desio