«Prima di Patrizia ho rapito due bambini» di Giuliano Marchesini

«Prima di Patrizia ho rapito due bambini» Bruno Cappelli racconta i sequestri del nipote di Pianelli e della figlia del titolare di Alpitour «Prima di Patrizia ho rapito due bambini» Confessa anche il duro della banda VERONA DAL NOSTRO INVIATO Crolla anche Bruno Cappelli, finora considerato il duro della banda dei sequestri di bambini. Confessa di aver partecipato, con Franco Maffiotto e Valentino Biasi, ai rapimenti di Giorgio Garberò e Federica Isoardi, oltre a quello di Patrìzia Tacche!la. Non più reticenze, sul passato di questa «società», ma atti di contrizione. Una confessione annunciata, del resto, quella di Cappelli. Già all'apertura del processo per il sequestro di Patrizia, quest'uomo relegato in una gabbia come un irriducibile ha dato segni di cedimento, tra una frase sommessa ed una crisi di pianto. E Franco Maffiotto e Valentino Biasi. i suoi complici, lo spingevano alla resa: «Racconta tutto, non ti resta altro». Lui, adesso, racconta, nel carcere del Campone. Per quest'altro giro di interrogatori ci sono 4 magistrati: Francesco Saluzzo e Ugo De Crescienzo, sostituti procuratori torinesi. Alberto Oggé, giudice delle indagini preliminari di Torino. Sebastiano Campisi, procuratore della Repubblica ai Cuneo I pnnu tre si occupano dei sequestri di Pietro Gans e Giorgio Garberò, il quarto del caso di Federica Isoardi «Ma Pietro Gans ripete Cappelli — quello io non l'ho toccato a quel tempo facevo il servizio militare» A portar via gli altri si, ci si è messo anche lui I giudici, vista la disponibilità alla collaborazione, vorrebbero sapere qualcosa di più. Insisterebbero sulla possibilità che qualcuno abbia «dato una mano» a questo sodalizio di imprenditori del rapimento. Basisti, forse. Ma anche, si sospetta, gente che si sia adoperata per il riciclaggio del denaro. Si parla di qualche funzionario di banca, in Lombardia, che si sareb be offerto, dicendosi disposto a «mettere i soldi» in Svizzera. E' un'indagine, questa, che non pare tanto facile. Intanto Bruno Cappelli si scarica del peso di tre sequestri. Giorgio Garberò, nipote dell'ex presi¬ dente del Torino Calcio Orfeo Pianelli, lo presero il 3 ottobre del '77, appena uscito da casa con la nonna. Lo restituirono dopo 24 giorni. Federica Isoardi, figlia del titolare dell'«Alpitour», la portarono via il 12 gennaio dell'84, la tennero prigioniera per due mesi. L'ultimo agguato per Patnzia, il 29 gennaio scorso, oltre due mesi e mezzo con la bambina nelle mani, fino all'irruzione dei carabinieri nella villa di Santa Margherita Ligure. Un percorso che Bruno Cappelli ha compiuto con Franco Maffiotto e Valentino Biasi A proposito di Giorgio Garberò, ha detto: «Mi hanno proposto il rapimento di un bambino come sicuro». A prendere Garberò sarebbe stato Maffiotto. Cappelli dice che lui seguì con la sua auto la vettura sulla quale il piccolo veniva portato nella «prigione». Cappelli riferisce e precisa. E' rimasto in bilico, fino all'ultimo minuto dell'udienza per il rapimento di Patrizia: confessare o no? Poi ha parlato con i suoi avvocati, Geo Dal Fiume e Roberto De Sensi. «Era distrutto - dice De Sensi - lo avete visto. Abbiamo parlalo con lui, gli abbiamo fatto presente che sarebbero arrivati i giudici di Torino e di Cuneo, per interrogarlo. Che cosa intende fare?, gli abbiamo chie- sto. Lui ha deciso: avrebbe parlato». Ora i difensori di Bruno Cappelli sono intenzionati a chiedere, a loro volta, il giudizio abbreviato, che comporta uno sconto di pena di un terzo. Intanto si interroga, nel carcere del Campone, per completare il quadro dell'attività di questa banda che è passata dai sequestri di bambini alle lacrime, alla confessione. Viene sentito di nuovo anche Valentino Biasi, assistito dagli avvocati Stefano Coinellini e Gianfranco Bonati. I giudici insistono nel domandare a Biasi se ci fosse qualcun altro, qualche «collaboratore» esterno. Lui ripete di no. «Abbiamo fatto tutto noi tre». E le case dove sono stati tenuti rinchiusi Pietro Garis, Giorgio Garberò e Federica Isoardi? Pare si confermi che le «prigioni» si trovavano a Nichelino e in una zona dell'Astigiano. Per Patrizia era stata riservata la villetta di Santa Margherita. «Ma li abbiamo trattati bene, tutti», assicurano adesso i rapitori. E Valentino Biasi, che si mostra addirittura intenerito va ripetendo: «Io ci giocavo sempre, con quei bambini, durante il sequestro. Sapete, di bambini io non ne ho avuti». Giuliano Marchesini Bruno Cappelli chiederà il giudizio abbreviato, ma il pm vuole opporsi

Luoghi citati: Cuneo, Lombardia, Nichelino, Santa Margherita Ligure, Svizzera, Torino, Verona