Palloncino antialcol nuova lite di Francesco Grignetti

Fra i ministri dei Trasponi e della Sanità dopo il «no» del Consiglio di Stato Fra i ministri dei Trasponi e della Sanità dopo il «no» del Consiglio di Stato Palloncino antialcol, nuova lite Semini, avevo ragione io, adesso il decreto va modificato in fretta per risolvere il problema De Lorenzo: l'analisi del sangue è difficile da attuarsi lascio ad altri la responsabilità di decidere HOMA. Tornano nell'incerte* za i controlli antialcol sulle si rade La decisione del Consi gho d» Stato, che ha ritenuto insufficiente la prova dcll'etilometro e ha chiesto anche un esame del sangue su richiesta del cittadino, ha colto di sorpresa i ministeri interessati E cosi mente palloncini a disposizione della polstrada, almeno per il momento. L'emozione collettiva per le «stragi del sabato» aveva fatto superare tut te ie perplessità in sede di Consiglio dei ministri. Il parere del Consiglio di Stato, invece, ha avuto l'effetto di far ncomin ciare immediatamente le prese di distanze Litigano di nuovo i ministeri della Sanità e dei Trasporti, per esempio «Il parere obbligatorio del Consiglio di Stato - dice il ministro dei Trasporti, il de Carlo Bernini - riapre il problema A poco serve ricordare che tale parere coincide con l'originaria proposta del ministero dei Trasporti che avevo ritenuto di dover modificare per tenere conto delle motivate posizioni di altri I concorrenti dovrann ministri <• allo scopo di non ritardare ulteriormente l'adozio, ne di questo provvedimento | Quello che conta, ora. e risolvere rapidamente il problema». : Bernini pare pronto a riscrivere il decreto e ha annunciato un prossimo incontro con gli alm ministri «al fine di valutare una soluzione che tenga conto del parere del Consiglio di Stato». «Rispetto la decisione del ; Consiglio di Stato - commenta il i responsabile della Sanità, il li: berale Franco De Lorenzo - ma i sono sorpreso ritengo che con j questa decisione non ci si cali ! nella realtà e si creino consei guenze negative». Il ministro ritiene che bisogna procedere al più presto per prevenire ade guaiamente il fenomeno dell'ubriachezza al volante Ma pensare ai prelievi del sangue, secondo la Sanità, è demagogia: «E una decisione inopportuna] aggiunge De Lorenzo, con insolila durezza - e difficile ad attuarsi: servirebbe soltanto a : tranquillizzare le coscienze di I pochi. Lascio ad altri, quindi, la I responsabilità di simili provve¬ o anche sapere dove dorm dimenti» Reazioni negative anche da parte dei medici: conoscono bene la situazione degli ospedali e ■ di conseguenza pensano a solu; zioni più semplici nel controllo dell'ubriachezza di chi si trova ' al volante. «Fare dei medicalcenter in autostrada o sulle strade principali - dice Eolo Parodi, eurodeputato de e presidente della Federazione degli ! Ordini dei medici - è semplice, mente incredibile: tra l'altro è i meglio non ipotizzare cosa po[ trebbe succedere se un automobilista al quale si effettua un prelievo sviene Bisognerebbe . farlo rinvenire, creando disagi, 1 code e intasamenti di chilometri in autostrada» Gli fa eco Danilo Poggiolini. deputato re! pubblicano e presidente della Federazione dei medici di famiglia (Fimmg): «In altri Paesi, evidentemente molto più evoluti del nostro in questo settore hanno adottato il provvedimento del palloncino antialcol o mezzi analoghi». Dall'impasse, però, secondo Angelo Fiori, ordinario di Medi¬ rmivano Elizabeth Taylor cina legale dell'università Cattolica, si può uscire grazie alla tecnologia. «Un controllo successivo sul risultato degli etilometri - sostiene Fiori - viene ef fettuato abitualmente in tutti i Paesi europei». La situazione italiana, però, «rende difficile» il ricorso al prelievo del sangue e l'organizzazione richiesta per la trasmissione del campione ai tribunali e ai laboratori, allo stato attuale, «non sembra affidabile». La soluzione potrebbe venire da fiale di gel di silice, spiega Fiori: l'alcol presente nel fiato viene catturato e si mantiene inalteralo per mesi, anche a temperatura ambiente, per essere esaminato in seguito da un perito con l'eventuale presenza di consulenti di parte. «Non si comprende davvero conclude Fiori - perche questo metodo, già a lungo sperimentato presso l'università Cattolica, e consigliato dal ministero della Sanità, non sia state accettato nel decreto del ministero dei Trasporti». Francesco Grignetti e Richard Burton