Franco Baresi il trascinatore azzurro

Franco Baresi il trascinatore azzurro Franco Baresi il trascinatore azzurro De Agostini, Ferrara e Marocchi sono i suoi degni scudieri un'annata incostante, coinvolto nella stagione grigia dell'Inter. Però non ha mai fallito i grossi appuntamenti. Berti 6. Come Baggio è giocatore capace di grandi slanci come di improvvise pause. Centrocampista di vocazione offensiva, se al Mondiale trova spazio coglierà grosse rivincite. Carnevale 6. Meglio in azzurro, come spalla di Vialli, che in campionato. La convocazione gli farà ritrovare cuore e forza fisica. De Agostini 7,5. Lo preferiremmo a Maldini, del quale ha maggior spinta senza essergli inferiore in fase di copertura. Il et. lo considera comunque un jolly di lusso. De Napoli 6,5. Il voto vale per le sue sempre coraggiose presenze in Nazionale. Sente questo azzurro più di quello del Napoli. Ha il vantaggio di una ROMA. I valori di base, più che le indicazioni del campionato. La Nazionale di Vicini non nasce dai voti di una stagione, ma dalle qualità che i convocati hanno palesato nel loro servizio azzurro. Anceiotti 8.v. Per il centrocampista un 8 come stima delle sue qualità di leader, dell'efficacia nel ruolo di centrocampista di interdizione e rilancio. Ma è ancora in cantiere. Guai al ginocchio, adesso lo stiramento. I voti di tutti perché esca dagli acciacchi. Baggio 6. Alti e bassi sia nella Fiorentina che in azzurro. Starà in panchina come arma segreta: il suo estro può sbloccare situazioni intricate. .Franco Baresi 8. Gli si chiede di svolgere il ruolo di perno. Una garanzia assoluta per i compagni della difesa. Bergomi 6,5. Reduce da Mancini 6,5. Ha giocato paradossalmente le migliori partite quando è stato responsabilizzato dall'assenza di Vialli. Ma la coppia resta molto valida. Roberto a vita sulla panchina azzurra è un non senso. Marocchi 7,5. Cursore a fianco di Anceiotti o perno centrale. Zoff consegna a Vicini un giocatore che ha fatto enormi progressi diventando leader della Juve. Pagliuca 7. Fra i portieri giovani e il più esperto, grazie alle presenze in Coppa. Forte nelle uscite, agile, potente. In panchina, imparerà ancora. Schillaci 7. Si merita la convocazione con i gol della sua prima stagione in serie A. A Perugia contro la Grecia il test sulla sua coabitazione con Vialli, un dato che manca. Serena 6. L'unico ariete del gruppo. Viene da una stagione grossa esperienza europea. Donadoni 7. Nel Milan ha offerto alti e bassi, stava rientrando in forma quando la squalifica Uefa lo ha bloccato. Ma sulle sue invenzioni si può contare ad occhi chiusi. Ferri s.v. L'infortunio alla spalla lo ha tolto a lungo dalla mischia, ma le sue doti rimangono. Dovrà però dimostrare di aver recuperato in pieno. Ferrara 7,5. Nel Napoli è stato sempre tra i migliori. Anticipo, scatto, grinta: meriterebbe un ruolo di titolare. Giannini 6,5. Radice lo ha rilanciato, poi il «principe» ha avuto una flessione. Nello schema azzurro è però l'insostituibile regista. Maldini 6,5. Un opaco inizio di stagione, poi la risalita. Con le sue qualità fìsiche, la sua classe, può temere di meno la concorrenza di De Agostini. Ib Giannini Giuseppe (Roma) centrocampista 26 anni trentaquattro presenze in azzurro nella quale ha patito la vicinanza di Klinsmann, è pronto a risolvere problemi «mondiali» contro difese troppo chiuse. Tacconi 7. Stagione splendida, ma Zenga lo chiude per anzianità di presenze. Vialli s.v. Gli acciacchi non ci hanno presentato il Gianluca che conosciamo. E' in pieno recupero, i et. avversari lo temono, buon segno. Vierchowod 7. Con un campionato ad alto livello ha convinto Vicini a richiamarlo. Utilissimo come marcatore in più o nel caso Ferri dovesse incontrare altre difficoltà. Zenga 6,5. Ha avuto qualche colpa nell'eliminazione nerazzurra dalla Coppa Uefa, si è riscattato in campionato. Una stagione comunque senza squilli, vale per lui la lunga esperienza in nazionale e l'affiatamento con la difesa, [b. p.] Mancini Roberto (Sampdoria) attaccante 26 anni venti presenze in azzurro 5Lf 5Lf

Luoghi citati: Grecia, Perugia, Roma