Questa «tv del mattino» ha l'oro in bocca di Stefania Miretti

Questa «tv del mattino» ha l'oro in bocca Alti indici di gradimento per le trasmissioni che partono all'alba: chi è il loro pubblico affezionato? Questa «tv del mattino» ha l'oro in bocca Cartoons prima dell'asilo, tanti gettoni per la casalinga Prima c'era soltanto la radio, compagnia gradevole e discreta per casalinghe, pensionati, studenti, persone che lavorano in casa. Poi, è venuta la televisione del mattino. Il primo caffè con Puccio Corona e Livia Azzariti, il secondo con Claudio Lippi o Mike Bongiorno. La colazione con Funari, o con Corrado, o con Toto Cutugno, a seconda dei gusti e degli orari. Quiz più che informazioni, curiosità più che notizie. Si comincia prestissimo. Anche per i bambini: se non sapete dove sistemarli prima che venga l'ora di accompagnarli all'asilo, per esempio, ci pensano Raidue o Italia 1, che alle 7 in punto mandano in onda Tom e Jerry e Candy Candy. Anche per gli studenti svogliati: tra un telefilm e l'altro, la mattinata vola. Anche per le casalinghe sognanti: la «Love boat» salpa alle 9 e da quel momento è tutto un sospiro e un bisticcio. Non è detto che sia il caso d'andarne orgogliosi, ma pare che l'Italia sia al secondo posto, dopo gli Stati Uniti naturalmente, per la ricchezza di proposte televisive mattutine. Non solo gettoni d'oro a valanghe, e quiz abbinati all'abbacchio e alla pastasciutta. Anche il viaggio in provincia del terzetto Marchini-Badaloni-Cutugno (che si concluderà que¬ sta settimana), le aggressioni di Funari, i consigli su come prevenire le malattie, come comportarsi a tavola, come far valere i propri diritti... Ma non è terribile che nelle case di milioni di italiani il televisore resti acceso dal mattino presto a notte fonda? Simona Marchini — che l'anno prossimo dovrebbe tornare a far parte del cast, immutato, di «Piacere Raiuno» — ammette senza difficoltà: «La televisione, da strumento di divertimento è diventata una micidiale arma di prevaricazione. Io, personalmente, ridurrei di molto le ore di programmazione. E proibirei senz'altro l'uso della televisione ai bambini». Si augura anche, la Marchini, «che la Rai esca sempre più dalla linea berlusconiana, e non abbia paura di assolvere al suo compito statutario, proponendo una gamma di trasmissioni più svariata. Che comprenda, per esempio, la prosa». Anche al mattino? «Anche al mattino. La gente non va mai sottovalutata, e si scopre che anche i pubblici ritenuti 'addormentati", in realtà rispondono bene alle sollecitazioni intelligenti». Ma da chi è composto il pubblico del mattino? Per Puccio Corona, giornalista in Rai dal' 76, catanese, promosso in video quest'anno come conduttore di «Unomattina» al fianco della «veterana» dottoressa Livia Azzariti, sono ancora «in maggioranza casalinghe, seguite dai pensionati». Ma, dice, «il nostro pubblico cambia velocemente, di cinque minuti in cinque minuti. C'è gente che al mattino invece di leggere i giornali segue noi per avere le notizie. In Italia non abbiamo l'abitudine del breakfast, prendiamo un caffè di corsa, e quindi la nostra televisione del mattino non potrebbe essere né più lenta, né più conversativa, o salottiera. Siamo costretti ad un ritmo veloce, a servizi brevi, che non costringano nessuno a restare davanti alla televisione a lungo». Anche Piero Badaloni, vero pioniere nel settore, punta sul valore informativo della televisione del mattino, e precisa: «Non vedo cosa ci sia di male, se la gente accende la televisione a qualunque ora per sapere cosa succede nel mondo. Mi preoccuperei, casomai, se ciò accadesse solo per i quiz...». Ma i quiz sono il momento clou di quasi tutti i programmi del mattino (anche della sera e del pomeriggio, per la verità); e, quanto all'informazione, l'Italia felice e operosa attraver! sata dalla carovana di «Piace¬ re Raiuno» non è sembrata poi tanto problematica: più cantanti che disservizi, più allegria che polemiche, insomma. E, forse non a caso, più città del Nord che del Sud Italia, più città ricche che città povere. Ma la Marchini precisa: «Io credo di aver dato il mio piccolo contributo verso una televisione meno volgare. Attraverso il linguaggio, inserendo sempre nei miei personaggi una nota di costume che facesse riflettere, che andasse al di là della macchietta; oppure, sdrammatizzando i personaggi che incontravo, con un po' d'ironia. Insomma, sono soddisfatta dell'esperienza di "Piacere Raiuno", e penso che sia possibile coinvolgerò contemporaneamente la casalinga e il pittore». Il fatto di andare in onda al mattino impone delle limitazioni ai conduttori? Scomparse le trasmissioni esplicitamente dedicate al pubblico femminile (ne rimane una su Telemontecarlo, «Tv donna mattino») esiste ancora, insomma, il pregiudizio nei confronti della casalinga? Puccio Corona, diplomaticamente: «Cerchiamo di non appesantire il programma, proponendo cose istruttive e piacevoli, ma senza volare troppo alto...». Stefania Miretti Badaloni, Marchini, Cutugno Quelli del mattino hanno un'ottima audience

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