Troppi neri, via da scuola di Paolo Patruno

Troppi neri, via da scuola A Londra un provvedimento che fa gridare a un inizio di apartheid Troppi neri, via da scuola I genitori bianchi possono «togliere» i figli LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Il ministero dell'Istruzione inglese ha deciso che i genitori di razza bianca sono liberi di togliere i loro figli dalle scuole pubbliche frequentato prevalentemente da alunni di colore. La decisione, rivelata ieri dal settimanale «Observer», è stata presa dal ministro John Mac Gregor, malgrado la dura opposizione della commissione governativa per l'eguaglianza razziale.—Secondo—numerosi' esperti di relazioni intercomunitarie, questo provvedimento rischia di essere «il primo passo di un sistema di apartheid scolastica in Gran Bretagna». La rivelazione di questa sorprendente decisione governativa è destinata inevitabilmente a rinfocolare le polemiche a sfondo razziale innescate la scorsa settimana dal tentativo dell'ex presidente del partito conser¬ vatore Norman Tebbit di bloccare un progetto di legge che concede a 225 mila cittadini di Hong Kong il diritto a trasferirsi in Inghilterra quando nel '97 l'ex colonia tornerà alla Cina. La decisione del ministro dell'Istruzione è stata presa in seguito a numerosi ricorsi di famiglie bianche che reclamavano il diritto di ritirare i loro figli dalle scuole frequentate da un largo numero di bambini di origine caraibica o asiatica. A Cleveland, una madre aveva tolto iafigHada una scuola frequentata per quasi la metà da alunni di colore perché, dice il reclamo, «stava imparando il pakistano invece dell'inglese». Una legge del '76 vieta alle autorità scolastiche locali di tener conto delle preferenze delle famiglie basate su discriminazioni razziali. Ma un provvedimento del primo governo Thatcher nell'80 aveva autorizzato le famiglie a scegliei e la scuola purché non interferisse con «l'uso delle risorse». Ed è a questo appiglio formale che si appellano i sostenitori della tesi adesso condivisa dal ministro dell'Istruzione. «Tutto questo non ha nulla a che fare con questioni razziali, ma si tratta soltanto di un problema di cultura» sostengono gli esponenti della «alleanza dei genitori per la libera scelta educativa». Di parere opposto sono invece i membri della commissione governativa per l'eguaglianza razziale che difende una^politi^ ca antidiscriminatoria nelle scuole. «Questa decisione è potenzialmente razzista» sostiene la commissione, che presenterà un ricorso legale contro il provvedimento del ministro dell'Istruzione e reclama nel contempo un intervento diretto della Thatcher per bloccarne l'adozione. Paolo Patruno

Persone citate: John Mac Gregor, Norman Tebbit, Thatcher

Luoghi citati: Cina, Cleveland, Gran Bretagna, Hong Kong, Inghilterra, Londra