La rabbia del Regio

La rabbia del RegioOrchestra e coro in sciopero: saltano la prima e la replica di «Cavalleria e Pagliacci» La rabbia del Regio TORINO. Rabbia al Regio, ieri mattina alle 11.30. Doveva essere una garbala presentazione del Icilio restituito alla città dopo i lavori agli impianti di aerazione c climatizzazione decisi l'anno scorso, costati al Comune oltre 14 miliardi. E' stata invece un'assemblea sindacale al calor bianco, stile Anni 70. che si è a porta con una clamorosa rottura: l'annuncio di due giorni di sciopero formalmente comunicato da Orchestra e Coro il 18 aprile alla direzione del Regio. La Prima di «Cavalleria e Pagliacci» 8 maggio e la seconda recita dell'I 1 non si faranno. Il braccio di ferro tra professori d'orchestra, coristi e sovrinlendenza esaspera gli animi. E il nodo sindacale, legalo al compenso equivalente agli 80 concerti divisi fra orchestra e coro per l'.itt : vii .i decentrata nel '90, è ancora lontano dall'essere sciolto. Rischia anzi di avvilupparsi in una stretta pericolosa per il futuro di iiii teatro (fino all anno scorso in deficit di 10 miliardi, ripianato con mutue del Comune), che ha trascorso mezza stagione al Palatenda e ora ha bisogno di costruttivo spirito comune. E' stala un'aspra battaglia verbale, sedata poi con fermezza da Elda Tessore, vicepresidente dell'ente lirico. Elio Sosso, rappresentante dell'orchestra, ha contestato il mancato rispetto dell'accordo sui concerti in questione siglato da Ezio Zefferi, dall'ex vicepresidente Prowisiero, dal sindaco Magnani Noya. Elda Tessore ha ribadito: «Ho chiesto ai sindacati confederali la riapertura delia trattativa sul contratto integrativo. Mi sono impegnata a cercare una soluzione idonea, difficile ma non impossibile. Poi è arrivato l'annun¬ cio di sciopero, in pieno disprezzo dell'intervento confederale. Non tolleriamo il proliferare di autonomi e Cobas anche nella musica. 11 rapporto fra orchestra, coro e sindacati è un problema che riguarda solo voi. Mettetevi d'accordo e dateci una risposta. Intendo portare avanti una trattativa unitaria che abbia pari dignità per i lavoratori del Regio. Questa è la linea dalla quale non derogo per nessuna ragione. Oltre, ci sono le mie dimissioni». Non pochi fra orchestrali e coristi si sono ribellati, ma il vicepresidente ha tagliato corto: «Il Regio è un ente che vive con i contributi dello Stato e con lo Stato dobbiamo fare i conti. Il 69 per cento delle risorse ministeriali sono assorbite dal personale; per la produzione artistica non restano che 3 o 4 miliardi, una cifra irrisoria. Agli attuali 3 miliardi l'anno, speriamo che il Comune ne aggiunga presto quasi altri due. Ilsindaco si è detto disponibile. Faremo anche a Regione e Provincia richieste di maggiorare gli aiuti». L .iimurici» sembra una velata apertura per il prossimo incontro con Cgil-Cisl-Uil del 15 maggio, che comunque non cambia il più vicino scenario: «Per l'8 maggio il teatro sarà pronto - ha aggiunto Elda Tessore - se "Cavalleria e Pagliacci" non andranno in scena non dipenderà da noi». Ma al di là delle forti divergenze sindacali c'è veramente spazio per una trattativa che scacci il fantasma dello sciopero? Forse un punto d'incontro, a metà strada, c'è. E bisogna raggiungerlo «nell'interesse del teatro e dei lavoratori», ha detto il vicepresidente. Nell'89, dopo l'intervento della Regione (1 miliardo e 200 milioni) per l'attività in decentramento c'è stata una sana¬ toria. Per il '90 le richieste espresse nell'ultima riunione riguardano l'equivalente di 80 concerti (40 orchestra e 40 coro). «Il Regio - osserva Sosso - ne ha offerti soltanto 28, equamente divisi fra i due settori». Intanto continuano le prove dirette da Ahronovitch. «Quest'orchestra sta lavorando bene - dice - e non guarda agli orari sindacali». Ma si levano le proteste degli artisti. Il tenore Martin ucci: «Noi che c'entriamo con lo sciopero? Oltre al danno artistico, là beffa della conseguente riduzione di metà cachet». Qualcuno ha ipotizzato un debutto in forma di oratorio. «Sarebbe uno schiaffo all'orchestra - ha replicato la Tessore - ed io voglio un confronto leale». Armando Cafim> I b l "sa,a rossa" del Regio non ha cambiato «look» Totalmente rinnovati gli impianti di aerazione del teatro

Persone citate: Ahronovitch, Armando Cafim>, Elda Tessore, Elio Sosso, Ezio Zefferi, Magnani Noya, Sosso, Tessore

Luoghi citati: Torino