«Ho amato un'allieva per rinascere» di Francesco Cevasco

«Ho amato un'allieva per rinascere» «Mi avevano dato 2 anni di vita, lei m'ha salvato: qualcuno vuole creare uno scandalo» «Ho amato un'allieva per rinascere» L'insegnante che ha scritto un libro sulla love-story PRESTINE (Brescia) DAL NOSTRO INVIATO Professore è vero? «Sì, però, statemi a sentire». Allora è vero: il professor Gianmario Panizzon, architetto, insegnante di disegno alle scuole magistrali di Breno (Valcamonica, sopra Brescia, cinquemila abitanti, la parrocchia intitolata a San Valentino, poste, telegrafi, tennis, basket e albergo di terza categoria) ammette, ma distingue: l'amore di classe («almeno una», come dice lui) l'ha fatto, ma è stata una vera storia d'amore e chi ne ha approfittato per svergognarlo (o provarci) è lui il vero «maiale». Bene, male, bello, brutto, nobile, infame? Ascoltate il professore che ha scritto un libro , «Lettera a una ex aiunna» e decidete: «Era l'8 agosto '88, l'8-8-88, il giorno più fortunato del secolo come dice il calendario cinese. E io ero di buon umore. Così ho pensato di scrivere una lettera a, chiamiamola così. Liana, mia ex alunna. Ho cominciato e sono arrivato a 130 pagine. Allora ho pensato che anziché spedire una lettera potevo scrivere un libro, anzi l'avevo già scritto. «Capitemi. Un uomo come me. Che dopo un incidente che lo aveva massacrato pensava di essere finito. Tanto che aveva rinunciato a fare l'architetto per tornare al suo paesello nella valle per insegnare nelle scuo- le. Poi l'amore. Mi avevano dato due anni di vita e invece, sarò un ingenuo, la voglia di vivere che rinasce. Una studentessa che si toglie la maschera, che sa infrangere i tabù. E io con lei. Una barriera invalicabile che crolla. E se a qualcuno non va bene, pazienza. Che ci posso fare io?» «Lo sapete cosa m'ha detto una allieva della mia classe stamattina dopo aver letto velocemente il mio libro? E' bello, mi sono immedesimata. Io dico alle mie studentesse, ho compiuto diciannove anni, da un bel po'. In realtà ne ho quarantasette... Sono vicino a loro». «Scandalo? Ma quale scandalo? Sa cosa dice un personaggio letterario del mio libro, un per¬ sonaggio verosimile? Tra me e te, professore, c'è la.stessa differenza d'età che c'era tra Claudio Villa e sua moglie. E sa cos'aggiungo io? La stessa differenza d'età che c'era tra Luther King e sua moglie. Se i "maiali" s'arrabbiano peggio per loro. Hanno detto cose pazzesche: che mi cacciavano da scuola, che mettevo incinte le ragazze. Ma io sono uno che scrive poesie. Omnia munda mundis, prima o poi tutto s'aggiusta». «Giudicatemi per l'opera letteraria che ho scritto. Certo che non è fantasia! Anzi l'ho scritto proprio per riportare le cose alla realtà. Perché lei mi rilegge soltanto "averla vicina e accarezzare il suo corpo mi toglieva il respiro"? Perché cita soltanto "il lettone del professore". Perché sceglie i soli passi erotici su 130 pagine? E la poesia? E l'amore? E' finito, comunque con quella studentessa. Ma sa cosa m'ha detto una delle mie ragazze? Se fossi stata io non avrei fatto tutti questi casini». «Ouesto è un paese piccolo, io sono numero uno alle prossime elezioni amministrative, in un altro paese piccolo qui vicino in una lista che si chiama «Alternativa per Prestine», Prestine è il nome del paese. No, non è un attacco politico contro di me. Vogliono soltanto darmi la patente di coglione ingenuo. Ma non è così. Avrò pur diritto di scrivere un libro, un po' autobiografico, un po' letterario. Criticate, va bene, ma non im¬ brogliate». «E poi la storia d'amore con quella ragazza è finita, ripeto, da tre anni. Lei ha ceduto alle pressioni dei "maiali" che l'hanno allontanata da me. Li avevo anche denunciati per diffamazione, i "maiali". Ma è finita in niente. I colleghi di scuola mi dicono che chi vuol fare scandalo ha solo l'interesse di danneggiarmi. Le mie allieve mi dicono che si sono commosse ed emozionate a leggere il mio libro. Io sono contento così. Le grandi case editrici l'hanno rifiutato, o meglio non mi hanno dato risposta quando l'ho proposto loro. Adesso è in libreria: leggete e giudicate». «E' una storia semplice, chiara, poetica. E' vero che ho scritto: "Eravamo tesi come due congiurati, ma anche tanto emozionati. In me quell'emozione era tale che, nello stappare una bottiglia di vino, il tappo mi era scivolato dentro con tanta forza da spruzzare vino sulla camicetta di Samanta (l'alter ego della Liana di cui si parlava prima ndr), sulle pareti e persino sul soffitto. Qualche spruzzo è rimasto e chissà per quanto tempo ancora mi farà ricordare quel giorno". Ma perché leggete soltanto quello?». Professore, ma c'è anche un errore di grammatica. «Sarà pure un errore, ma ò l'unico che riconosco». Francesco Cevasco

Persone citate: Claudio Villa, Luther King, Valcamonica

Luoghi citati: Breno, Brescia, Prestine