Parla la Bundesbank
Parla la Bundesbank Parla la Bundesbank «Il marco alla pari ci sta bene» BONN DALLA REDAZIONE Il cambio alla pari per salari e pensioni è un'«offerta generosa» che «si trova al limite di quel che è difendibile da un punto di vista economico». II primo commento ufficiale della Bundesbank alle proposte del cancelliere Kohl per l'unione economica e monetaria con la Ddr è del suo presidente, Karl Otto Poehl. E come gli ambienti bancari privati avevano anticipato ieri a «La Stampa», riflette la soddisfazione a metà per il compromesso fra le richieste di una cambio due a uno quasi generalizzato, quelle della Banca Federale appunto, e l'esigenza di un cambio in parità generalizzato proveniente dalla Germania dell'Est. Poehl ha tuttavia precisato che, contrariamente alle inten¬ zioni del governo federale, la Bundesbank non può escludere un aumento delle tasse per finanziare l'unione economica e monetaria. Ma ha giudicato «esagerati» i timori di una crescita dell'inflazione e dei tassi di interesse che si sono impadroniti dei mercati finanziari. «Naturalmente sarebbe sciocco ignorare i rischi che stiamo correndo», ha aggiunto, precisando però che «questi rischi non sono soltanto il risultato dell'unione monetaria ma anche di tensioni congiunturali interne». I mercati non hanno motivo di «diventar preda di isterie o di vedere tutto nero». Secondo il presidente della Bi.ndesbank, bisogna comunque che il trattato d'unione inetta in chiaro i <<limiti stretti» delle possibilità d'indebitamento della Ddr. Ma l'offerta del governo di Bonn è ancora compatibile con le necessità della politica monetaria, perché significa una crescita del dieci per cento della massa monetaria, una percentuale non superiore alla crescita del prodotto lordo quale risulterà dalla fusione dei due Paesi. Ottimismo più marcato del ministro delle Finanze Theo Waigel, secono il quale l'unione economica e monetaria fra le due Germanie sarà finanziata prima di tutto con la crescita dell'economia federale, che la scomparsa delle frontiere fra i due Stati renderà possibile. Questa crescita supplementare, almeno dell'uno per cento, si tradurrà in dieci miliardi di marchi di introiti supplementari per lo Stato. «Per i prossimi cinque anni, possiamo contare su quasi 75 miliardi di marchi di entrate fiscali supplementari», ha detto il ministro.
Persone citate: Karl Otto Poehl, Kohl, Theo Waigel
Luoghi citati: Bonn, Ddr, Germania Dell'est
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