«Lafontaine vittima di una pazza» di Emanuele Novazio

«Lafontaine vittima di una pazza» La donna che ha accoltellato il leader Spd in passato ha avuto disturbi psichici «Lafontaine vittima di una pazza» La polizia esclude un complotto per motivi politici BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Oskar Lafontaine potrebbe tornare presto al lavoro, e quasi certamente lascerà domani l'ospedale di Colonia per un luogo di convalescenza. Il candidato socialdemocratico alla Cancellerìa, accoltellato mercoledì sera al termine di una riunione elettorale da una donna. Additici Streidel, che gli esperti della polizia considerano una psicopatica, ha rischiato la morte: Lafontaine ha perso tre litri di sangue dalle ferite alla gola che gli hanno sfiorato la vena giugulare, ma le sue condizioni, che subito dopo l'aggressione sembravano disperate, sono rapidamente migliorate e sono considerate «soddisfacenti» dai medici. Ieri mattina, appena ripresa conoscenza dopo l'operazione di due ore alla quale era stato sottoposto nella notte, il presidente della regione Sarrc, un uomo di 46 anni piccolo ma assai vigoroso, ha chiesto i giornali, si è alzato per qualche minuto e ha scherzato sulla drammatica vicenda della quale e stalo protagonista: «Mi spiace per voi, ha detto, ma dovrete trovare qualcuno che legga il mio discorso al Bundestag, domuni». Ma. confermava più tardi il presidente della Spd. Hans Jochen Vogel. per tutto il giorno sono continuati i forti dolori al braccio, all'orecchio e ai collo. Di Adelheid Streidel si sa poco, ancora: ha 42 anni, è nata e vive a Bad Neucnahr. poco lon tano da Bonn e. secondo la rete televisiva Zdf. ha lavorato due anni da infermiera Non sonc confermale, invece, le notizie di passate simpatie per un gruppuscolo di estrema destra Ma quattro anni fa era stata arrestala per incendio volontario e affidata alla tutela della sorella E secondo un'inchiesta del quotidiano di Colonia. ■ Kxpiessi la sua personalità era da tempo turbala: soffre di mania di persecuzione, hanno raccontato vicini di casa, e avrebbe spesso cercato di acquistare un'arma per difendersi da uomini che, assicurava, la minacciavano. Più precisi gli esperti che l'hanno incontrata. Secondo un rapporto della polizia di Colonia, Adelheid Streidel soffre di «schizofrenia paranoide con delirio di persecuzione». Secondo uno psicologo, il professor Knud-Eike Buchmann, «soffre di incapacità d'adattamento all'ambiente, è una psicopatica che ha premeditato il suo gesto». Colpendo Lafontaine avrebbe cercato soprattutto la celebrità: «E' insolito che un criminale dia prova di tanto sangue freddo, passando attraverso il cordone di sicurezza. Il suo comportamento fa pensare che abbia agito con premeditazione e che sapesse di venire arrestala. Non voleva necessariamente uccidere, voleva soprattutto diventare celebre». Ieri la donna ha confermato condizioni mentali disturbate: nel primo interrogatorio ha vantato il suo «gesto politico personale», ma ha detto di aver deciso di uccidere «qualche personaggio perché la classe politica tedesca è responsabile di manipolazioni psichiche praticate in sale operatorie sotterranee»: «Volevo uccidere Lafontaine o Johannes Rau (il socialdemocratico alla guida della Renania del Nord-West falio, che mercoledì sera era accanto a Lafontaine). Dietro l'attentato, dunque, non ci sarebbero motivi politici. L'aggressione all'uomo nuovo della Spd. alitanti Kohl», sarebbe il gesto di una persona malata di mente che aveva già cercato di ottenere dal partito democristiano la lista degli interventi elettorali del ministro Bluem, e che poco prima di partecipare alla riunione socialdemocratica di Colonia s'era fatta notare per il suo comportamento bizzarro e «disturbato», come ha testimoniato chi le ha servito un boccale di birra. Un attentato difficile da pre vedere e da prevenire, secondo lo psicologo della polizia. In realtà, come hanno confermato molte persone presenti al raduno nella Stadhalle di Colo nia-Mulheim, il cordone di sicurezza intorno a uno degli uomini più in vista del mondo politico tedesco era approssimativo. Quando Adelheid Streidel è salita sul palco con un mazzo di fiori che nascondeva il coltello con una lama da venti centimetri, «Lafontaine era praticamente senza protezione», ha raccontato un cameramen della televisione tedesca, Rudi Hermann. Era abituale, per l'esponente socialdemocratico più popolare della Repubblica Federale: Lafontaine non amava le scorte e voleva il contatto diretto col pubblico Mercoledì, questa sua sicurezza ha rischialo di travolgerlo, e in un momento fra i più delicati della storia tedesca recente. Anche per questa sovrapposizione con il tormentato processo dell'unificazione l'attentato all'uomo che ha scosso l'Spd nel momento della grande svolta ha sollevato interrogativi sinistri, in una Germania impegnata nella prova più difficile del dopoguerra. Con un quesito in più: che cosa sarebbe successo al partito socialdemocratico se Lafontaine fosse stato ucciso, sia pure per mano di un folle e non di un terrorista? iLpresidente della Sarre svojgirun rujplo fondamentale nel . secqgdo partito della Germania Federale, a corto di personaggi capaci di trascinare'gli elettori, e a sette mesi dalle elezioni anche un suo ritiro temporaneo potrebbe avere effetti molto seri. Emanuele Novazio Adelheid Streidel viene arrestata subito dopo l'attentato

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