Motori verdi di Michele Fenu

Motori verdi Motori verdi Città pulite nel Duemila TORINO. Un grande salone non espone solo novità e prodotti di tutto il mondo, ma diventa anche sfondo ideale per puntualizzare problemi legati all'auto. Non fa eccezione la rassegna del Lingotto, in cui - tra l'altro si sottolinea il tema ambiente, con particolare riferimento alla lotta all'inquinamento. Un tema che, sull'esempio americano, è emerso prepotentemente in questi ultimi anni anche in Europa e in Italia e a cui l'industria, sotto la spinta ecologista e in relazione alle normative Cee in corso, di applicazione, ha saputo offrire valide risposte. La prima, immediata, è stata quella dei catalizzatori, la seconda consiste in studi e ricerche per arrivare a motori «puliti» all'origine o capaci di usare carburanti diversi dalla benzina, la terza nel pro- Eorre sistemi alternativi come ì trazione elettrica. E' una rincorsa verso traguardi sempre più ambiziosi. Anche costosi, se vogliamo, ma nessun costruttore si sottrae a uno sforzo tecnico e tecnologico che ormai è sentito come impegno sociale. Ad esempio, Lui- gi Francione e Paolo Cantarella, direttori generali di Fiat Auto, hanno detto giovedì che «la Fiat condivide la necessità di ridurre velocemente e sostanzialmente le emissioni dei veicoli. Essa è condizione essenziale per consentire al "fenomeno auto" di proseguire nella sua strada di sviluppo». E il Salone è testimone di tale diffuso impegno. La Fiat espone nel suo stand la «Panda Elettra», l'Audi mette in primo piano la «Avant Duo» a trazione ibrida, la GM-Opel illustra come tecnologia ed ecologia possano sposarsi felicemente. E nel saloncino dei carrozzieri brilla la «CNR E2», la berlina media studiata dalla Pininfarina in chiave aerodinamica. Sì, perché l'aerodinamica non è soltanto una scienza valida per ridurre la rumorosità e migliorare il comportamento di un veicolo, ma anche via eccellente per contenere i consumi. L'equazione è semplice: meno si consuma, meno si inquina. «Una vettura come la nostra ha detto Pininfarina - costerebbe qualcosa di più di un attuale modello, ma la differenza di prezzo sarebbe assorbita dal risparmio di carburante». Ma cerne reagisce concretamente il consumatore ai messaggi ecologici? L'anno scorso la delusione è stata grande: le versioni «verdi» offerte dalle Case hanno avuto scarsissimo successo nel nostro mercato. Adesso, pare che la situazione stia migliorando. Nel primo trimestre '90 la Fiat ha consegnato circa 900 auto dotate di catalizzatore, quante cioè ne aveva distribuite in tutto l'89. Cifra modesta (la Fiat ha venduto in questo periodo quasi 400 mila auto), ma bisogna pur cominciare. E la «Panda Elettra» (in commercio da giugno) ha destato molto interesse, anche tra i privati. Comunque, dal primo aprile le auto oltre due litri di cilindrata consegnate in Italia debbono per legge avere il catalizzatore. La marcia verso il «verde» è lunga: si calcola che il parco circolante nazionale sarà tutto pulito solo nel Duemila. Michele Fenu Fra gli Stand. Giovanni Agnelli e il ministro dei Trasporti Carlo Bernini davanti alla Fiat Tempra station-wagon

Persone citate: Carlo Bernini, Francione, Giovanni Agnelli, Panda Elettra, Paolo Cantarella, Pininfarina

Luoghi citati: Europa, Italia, Torino