Due italiani assediati in Liberia

Due italiani assediati in Liberia Da tribù ribelli Due italiani assediati in Liberia MONROVTA. Amilcare Chiarena e Arnaldo Zeno, i due tecnici italiani dispersi dal 12 aprile scorso nelle foreste della contea di Nimba. nella Liberia nordorientale, sono «prigionieri» nel loro campo di lavoro circondato dai «Nimba». i guerriglieri che «imbattono il governo del presidente Samuel Doe. Il campo è difeso comunque da forze di polizia Nella zona dalla fine dell'89 sono in atto scontri tra ribelli e forze governative. Lo ha reso nolo un portavoce della Farnesina in base alle informazioni fornite all'ambasciala d'Italia in Liberia dal ministro dell'informazione liberiano, Emmanuel Bowier. Il ministro Bowier ha smentito che la rivolta si sia estesa alla contea di Grand Bassa, a circa 150 chilometri dalla capitale, nella regione del porto di Buchanan. I «Nimba», che prendono il nome dalla regione dove hanno base, sono gli stessi che due settimane fa avevano preso in ostaggio il giornalista inglese Mark Huban, corrispondente da Monrovia del «Financial Times». Huban è stato rilasciato cinque giorni fa. I «Nimba» hanno dichiarato ufficialmente guerra al governo di Samuel Doe il 24 dicembre scorso. Si presume che il loro leader sia Charles Taylor, un ex del governo Doe, e a loro viene attribuito il sequestro e il successivo assassinio, avvenuto poche settimane fa, di un missionario protestante americano e di sua moglie. Amilcare Chiarena - 56 anni, di Cogorno, provincia di Genova - e Arnaldo Zeno - 50 anni di Civitavecchia e residente a Genova - si trovano nelle foreste di Nimba, in un campo di lavoro della «Flamingo Logging Corporation», ditta liberiana a partecipazione italiana, impegnata nello sfruttamento del legno. I contatti radio che i due mantenevano ogni giorno con Monrovia sono stati interrotti da giovedì scorso dodici aprile. L'attuale presidente della liberia, Samuel Doe, è al potere da dieci anni, dopo il colpo di stato che il dodici aprile 1980 rovesciò il presidente Tolbert. Con le elezioni dell'ottobre 1985, Doe ha cercato una legittimazione che è stata duramente contestata dall'opposizione. Doe, che in visita di lavoro è stato in Italia a metà di febbraio, accusa gli stati confinanti di Costa d'Avorio e Sierra Leone di sostenere i guerriglieri «nimba». [Adnkronos]