«No al ricatto sovietico in Lituania» di Enrico Benedetto

«No al ricatto sovietico in Lituania» Al summit caribico sì degli Usa alla proposta di un vertice Nato sui nuovi equilibri in Europa «No al ricatto sovietico in Lituania» Bush e Mitterrand condannano (sottovoce) Mosca PARIGI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE «Intendo consultare gli alleati prima di rispondere al Cremlino sulle ritorsioni contro Vilnius», aveva detto Bush ieri mattina. Il primo è stato Mitterrand, durante un vertice bilaterale nell'isola caribica di Key Largo protrattosi fin dopo la mezzanotte ora italiana. Tanto Parigi quanto Washin- SLon hanno ribadito til diritto el popolo lituano all'autodeterminazione» condannando i ricatti economici contro il Paese baltico ma sono apparsi esitanti ncll'additare contromisure occidentali: Gorbaciov resta un interlocutore prezioso. «Restiamo molto preoccupati per le sanzioni decise dal. Cremlino, che non migliorano certo l'atmosfera, tuttavia provo una certa reticenza a intervenire», ha ammesso Bush, aggiungendo di avere «esaminato approfonditamente la situazione per adottare misure appropriate» Si agirà fa notare l'entourage d«?l Presidente — «quando avremo certezze sinora da Vii nius giungono informazioni contrastanti» Ancora Bush: «Non posso dirvi quando gli Stati Uniti scenderanno in cam po. Il sole della Fionda non ò bastalo comunque per squarciare totalmente Ir nubi sull'amici zia franco-americana, incrina ta da qualche dissapore di troppo in materia atlantica Ieri po meriggio i due leader ne hanno discusso per oltre quattro ore in una villa dal sapore hollywoodiano con golf annesso. Dopo molti sorrisi, brevi camminate sulla spiaggia, reciproci complimenti, quella che viene ormai chiamata la «diplomazia del barbecue» ha finalmente pagato: nella conferenza stampa finale, Bush accoglieva così la proposta Mitterrand per un vertice Nato a tempi mediobrevi, che discuta i «cambiamenti in corso sulla scena europea». All'ordine del giorno, fra l'altro, il ruolo delle truppe Usa e quello, sempre più centrale, dei negoziati Csce. E' una vittoria per la Francia, che vorrebbe estendere l'autonomia del vecchio continente. In precedenza, il portavoce Usa, ?itzwater, aveva invitato Parigi alla «maggior collaborazione possibile», ma si era visto opporre un no. Mitterrand, infatti, memore della lezione gollista, recalcitra di fronte a un maggiore coinvolgimento nell'Allen/a - auspicato da Casa Bianca e Downing Street, promuovendo, in sua vece, l'«asse europeo» Bush al settimo in,contro con il leader francese — ne ha dovuto prendere atto, contentandosi (ma non è poco) di un'ampia convergenza sulla riunificazione tedesca. L'Eliseo è in ogni caso riuscito a cogliere di sorpresa l'Am ministra/ione Usa con una mossa rivelatasi determinante Mentre il Concorde presidenziale solcava l'Atlantico. Parigi ha diffuso una nota congiunta Miticrrand-Kohl Si invitano i Dodici ad «accelerare la costruzione politica dell'Europa comunitaria (...) intensificando i lavori preparatori della conferenza inter governativa per l'unita economica e monetaria che dovrebbe aprii si a fine '90, su indicazione della presidenza italiana» Obiettivo finale, far si che queste riforme «diventino operative il 1° gennaio '93. dopo la ratifica da parte dei Parla menti nazionali» La locomotiva franco lede sca. insomma, si è rimessa a macinare chilometri. Dopo l'infelice flirt Mittcm»nd-Spd • in vista d'un sua :."KO elettorale socialdemocratico nella Germania Est l'Eliseo riscopre Kuhl I Dodici som - .«vvis.iti già nell'imminente vertice di Du blmo, il 28. bisogna iniziare a predisporre «una politica estera e una Difesa comuni». Queste ultime parole non devono avere rallegrato Bush, che alla vigilia s'augurava di «minimizzare le sfumature tra la posizione francese e americana» «Più che nuances sono divergenze effettive» secondo l'ambasciatore francese a Washington, Jacques Andréani. Quali? Il «Figaro» non usa mezzi toni: «L'Eliseo scrive — non sembra più credere alla sopravvivenza della Nato», mentre il presidente Usa le attribuisce «un ruolo sempre più importante nella stabilità europea». Per ora. tuttavia, questo contenzioso non mette in discussione il lealismo francese - ribadito ieri da Mitterrand - né la «sincronia Casa Bianca-Eliseo» ripetutamente invocata da ambedue i leader. Toccherà al vertice Nato smuovere le acque: Parigi sembra non attendere altro. Enrico Benedetto DALLA RUSSIA ALLA LITUANIA DALLA LITUANIA ALLA RUSSIA 1 PEDAGGI DEI PORTI SUL BALTICO CONTATORI LUCE TELEVISORI COMPONENTI PER TRATTORI CARNE UOVA TESSUTI K—XX CARTA FERTILIZZANTI ZUCCHERO COTONE METALLI GAS PETROLIO AUTOMOBILI TRATTORI ò ò LO SCAMBIO COL GIGANTE