A Imola la pioggia nasconde la nuova Ferrari

A Imola la pioggia nasconde la nuova Ferrari La lunga e coraggiosa attesa dei fans di Maranello in attesa dei primi giri dell'inglese con la 641/2 A Imola la pioggia nasconde la nuova Ferrari «E'più maneggevole, soprattutto in curva» garantisce Mameli IMOLA DAL NOSTRO INVIATO Hanno sfidato la pioggia battente per tutta la giornata quei due-tremila irriducibili tifosi della Ferrari per vedere all'opera la nuova monoposto di Maranello. Ma solo poco dopo le 15 quando il cielo si è fatto clemente Nigel Mansell ba potuto portare sulla pista, ancora bagnata, la 641/2, cioè l'evoluzione definitiva della vettura che ha preso parte alle prime due gare del mondiale. Applausi a scena aperta ad ogni passaggio dell'inglese che prima con le gomme scolpite e poi con le slick è stato in testa alla graduatoria dei tempi. Fino a quando, negli ultimi minuti a disposizione, gli altri piloti (20) presenti nella seconda giornata di prove libere si sono scatenati alla ricerca del tempo a sensazione. Ed alla fine, Riccardo Patrese, con la Williams-Renault, è risultato ancora una volta il più veloce in l'25"928, senza riuscire per altro a migliorare l'l'25"351 di martedì. Mansell si è visto poco alla volta superare anche da tre altri piloti, nell'ordine Boutsen, Berger e Senna, ottenendo così il quinto riscontro cronometrico (l'28"153). Ma l'inglese non è apparso preoccupato. «C'è ancora molto da fare - ha detto calmo -. Avevamo fatto le regolazioni della vettura per la pioggia e quando l'asfalto si è asciugato non andavano più be- ne. Mi sembra comunque che ci siano delle buone premesse: questa Ferrari mi sembra più maneggevole, leggermente migliore in curva. Per il resto stiamo studiando le regolazioni per la gestione del motore, gli assetti, l'aerodinamica. Ci vorrà qualche giorno, sperando che non piova ancora, per capire pregi e difetti». Una Ferrari, dunque, ancora piuttosto misteriosa, da scoprire. Sarà interessante, dopo la giornata odierna che vedrà ancora all'opera Mansell, il conr fronto con Alain Prost che inizierà il suo lavoro venerdì. Il francese infatti detiene il record ufficioso del circuito, stabilito domenica 8 aprile in l'24"746. La monoposto di Maranello ha comunque monopolizzato l'attenzione, malgrado la presenza di altre vetture nuove come la Tyrrell 019 con il suo rivoluzionario alettone anterio- re, la Benetton (che però ha fatto un solo giro, in quanto necessita di un lavoro di messa a punto) e l'inedita Osella disegnata da Antonio Tomaini. C'è stato una specie di pellegrinaggio ai box della Ferrari, di tecnici e piloti. E fra quelli che si sono fermati più a lungo è stato notato anche Ayrton Senna il quale ha parlato per un buon quarto d'ora con Steve Nichols il progettista che sino allo scorso anno era alla McLa¬ ren ed ora è responsabile della messa a punto in pista e degli sviluppi per la scuderia modenese. Cristiano Chiavegato Questi i tempi: 1. Patrese (Williams) l'25"928; 2. Boutsen (Williams) l'26"457; 3. Berger (McLaren) 1"27"015; 4. Senna (McLaren) l'27"034; 5. Mansell (Ferrari) l'28"153; 6. Warwick (Lotus) l'28"790; 7. Bernard (Lola) l'29"569; 8. Lehto (Onyx) l'30"713; 9. Nakajima (Tyrrell) l'30"899; 10. Donnelly (Lotus) l'31"696; 11 Pirro (Dallara) l'33"274 12. Grouillard (l'33"284); 13. Capelli (March) l'33"336; 14. Tarquini (Ags) l'33"882; 15. Gugelmin (March) l'39"862; 16. Caffi (Arrows) l'40"435; 17. Martini (Minardi) l'40"436; 18. Alesi (Tyrrell) l'45"679; 19. Alboreto (Arrows) l'53"847; 20. Nannini (Benetton) 2'07"507.

Luoghi citati: Imola, Maranello