De Agostini: «Una lezione»

De Agostini: «Una lezione» De Agostini: «Una lezione» «I nostri rivali hanno pagato la loro grande presunzione» COLONIA. I giocatori esprimono soddisfazione soprattutto per il fatto che ai tedeschi, molto presuntuosi alla vigilia, è stata impartita una bella lezione. Comincia De Agostini: «E' stata una grande gioia, soprattutto perché abbiamo eliminato un avversario molto pericoloso. Loro sostenevano che avrebbero fatto un sol boccone di noi e che la nostra era una difesa di burro, adesso probabilmente si saranno ricreduti». Haessler? «Si sa — replica il terzino bianconero — è un grande giocatore, ma forse oggi ha capito che in Italia avrà vita dura». Ed ecco Tacconi, anche lui molto commosso. Rivela: «Alla fine ci siamo abbracciati, se fossimo usciti dalla Coppa sarebbe stato soltanto per gli errori di Torino». Le mani di Zoff hanno portato la Juve in finale? «No, è stata la testa di tutti». Un accenno alla finale. Gli si ricorda che Graziani ha espresso la speranza di giocarsi la coppa proprio con la Juve. Tacconi sospira e poi ribatte: «Adesso l'allenatore della Fiorentina sarà contento». Nelle ultime cinque partite in trasferta in Coppa Uefa, la squadra di Zoff non ha incassato gol: che cosa vuol dire? «Questa è una squadra che sa attaccare, logico che in determinate circostanze si sbilanci». Il momento più difficile? «Gli ultimi, quando sarebbe bastato un piccolo errore per compromettere tutto». La parola a Bonetti. «I tedeschi parlano sempre troppo, adesso hanno avuto la dimostrazione di quello che vale la Juve. Tutta la squadra è stata all'altezza della situazione». Una dura battaglia? «Abbiamo sofferto moltissimo, ma contemporaneamente si è ribadito il nostro carattere. Per fortuna siamo sempre arrivati noi primi sulla palla». [p. c. a.]

Persone citate: Bonetti, Graziani, Haessler, Zoff

Luoghi citati: Italia, Torino