In archivio la denuncia di Marocchi di Mas. Gra.
In archivio la denuncia di Marocchi Dopo Cesena In archivio la denuncia di Marocchi ROMA. Sabbia su Marocchi. Le clamorose dichiarazioni rilasciate sabato scorso dal centrocampista juventino al termine della partita contro il Cesena («Ci chiedevano il pari, in particolare Domini») si avviano inesorabilmente verso il pozzo senza fondo dell'archiviazione. L'epilogo sembra scontato, ma il fatto non ha impedito al capo dell'Ufficio Indagini, Consolato Labate, di prendere molto sul serio la faccenda, aprendo un'inchiesta che si esaurirà martedì prossimo con la trasmissione degli atti al procuratore federale Giampietro, chiamato a pronunciarsi con un deferimento o, ed è l'ipotesi più gettonata, con il classico «non luogo a procedere». Ieri pomeriggio Labate ha telefonato a Colonia per prendere accordi con il presidente bianconero Chiusano e col direttore sportivo Merini. Lo 007 federale sarà a Torino venerdì per interrogare Marocchi, che presumibilmente gli confermerà le accuse espresse a caldo nel dopo-partita. A quel punto l'agenda di Labate prevede un rapido spostamento a Cesena, per fare quattro chiacchiere con i giocatori romagnoli, e soprattutto con Domini. Anche l'esito di questa seconda visita appare scontato: tutti cadranno delle nuvole, professando una totale innocenza. Diventano allora decisive le parole degli altri juventini, che Labate contatterà a Torino. Per arrivare al deferimento, infatti, occorre ovviamente che le parole di Marocchi trovino conferma in quelle di almeno un testimone. ' Non dovrebbe però essere questo il caso: fin da sabato sera alla Juve nessuno ha retto la coda a Marocchi. Il presidente Chiusano dice di aver visto una partita combattuta e gli altri, da Zoff a Tacconi, scuotono Ja testa parlando di «ingenuità» della mezzala bianconera. Marocchi, d%ltrònàé;iTMm è nuovo a simili irrigidimenti. Già due anni fa, quando giocava in serie B nel Bologna di Maifredi, si rifiutò di scendere in campo in una partita di fine campionato intorno alla quale si annusava puzza di pareggio annunciato (e, di fatto, puntualmente verificatosi). Nell'ipotesi in cui si arrivasse all'archiviazione, il verdetto potrebbe ritorcersi su Marocchi come un boomerang: appurata l'insussistenza delle accuse, il procuratore dovrebbe deferire Marocchi per comportamento antisportivo (la diffamazione di un collega). Ma anche questa strada appare poco percorribile. Il Cesena non spingerà certo verso quella direzione, preferendo una rapida e indolore conclusione del caso. Lo stesso presidente Lugaresi ha già assolto lo sfogo di Marocchi, definendolo «una ragazzata». Più comodo per tutti arrivare a una sentenza di archiviazione che non metta in dubbio la parola di Marocchi, ma si limiti a considerarla insufficiente per l'avvio di un procedimento ai danni del Cesena. [mas. gra.]
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