Confermato lo 0-2 di Bergamo

Confermato lo 0-2 di Bergamo Caso Alemao Confermato lo 0-2 di Bergamo MILANO. La Disciplinare ha confermato ieri la vittoria a tavolino assegnata al Napoli per il ferimento di Alemao a pochi minuti dal termine di AtalantaNapoli, gara dell'8 aprile conclusasi sul campo in parità (00). La commissione ha stabilito che «sia l'accertamento compiuto dall'arbitro quanto le certificazioni provenienti dall'ospedale di Bergamo dimostrano che la natura e l'entità della lesione subita dal brasiliano erano tali da diminuire in maniera apprezzabile il suo rendimento in campo», che «appare pienamente giustificata la sua uscita dal campo e quindi la forzata sostituzione» e che «l'Atalanta è da considerarsi pienamente responsabile oggettiva del ferimento». Il difensore e socio della società bergamasca, avvocato Mario Caffi, che ha rinunciato a presentare davanti alla commissione la testimonianza di un sordomuto che, studiando i movimenti della bocca del massaggiatóre del Napoli, aveva decifrato le parole suggerite ad Alemao (gettarsi a terra e «fare scena»), ha chiesto durante il dibattimento durato oltre tre ore una superperizia sui referti medici rilasciati dal medico sportivo presente allo stadio e dai sanitari dell'ospedale di Bergamo. Perché? Perché discordanti, secondo il legale. Caffi, con questo atto sperava di ripetere quanto è successo al Parma, che grazie a una superperizia medica è riuscito a ribaltare la sentenza emessa dal giudice sportivo e annullare così la vittoria a tavolino assegnata alla Reggina per il presunto ferimento con un accendino del giocatore Cascione. Ma la commissione, presieduta da D'Alessio, ha respinto l'istanza sostenendo che tutte le certificazioni attestano univocità nella diagnosi, compresa quella rilasciata dal primario del reparto di neurochirurgia all'atto della dimissione del paziente in cui si consigliava «di praticare a breve scadenza una Eeg e una Tac di controllo, e di mantenere la terapia con anticomiziali». Ma nel caso Parma-Reggina esisteva effettivamente un contrasto nella lettura delle stesse radiografie effettuate sul setto nasale del calciatore. La Disciplinare ha anche respinto, su immediata opposizione del collegio difensivo napoletano composto da tre avvocati (Siniscalchi, Piscicelli e Miletto) la richiesta di un supplemento d'indagine presentata dalla stessa Atalanta per ascoltare il dottor Tosel, dell'ufficio inchieste della Federcalcio (presente allo stadio) che confermasse che il medico sportivo aveva dichiarato che secondo lui Alemao era in grado di riprendere il gioco, perché tale atto giuridico non è previsto nella normativa dei processi sportivi. Né ha tenuto conto della perizia balistica presentata da Caffi per dimostrare che l'impatto sulla testa di un atleta di una moneta da 100 lire non è grave in quanto è simile a quello di un chicco di grandine ed è 100 volte inferiore al peso di un pallone rilanciato da fondocampo. Perché, come hanno replicato i difensori del Napoli, «un conto è essere preparati al colpo, un altro è essere presi alla sprovvista da un oggetto inaspettato». Adesso la parola passa alla Caf che sabato a Roma metterà la parola fine a questa vicenda, e archivierà anche Parma-Reggina, da tre mesi in attesa della sentenza definitiva. Nino Sorniani

Persone citate: Caffi, Cascione, D'alessio, Mario Caffi, Miletto, Nino Sorniani, Piscicelli, Siniscalchi, Tosel

Luoghi citati: Alemao, Bergamo, Milano, Parma, Roma