Si cerca il basista di G. Ni.

Si cerca il basista Si cerca il basista Sequestrate anche armi e munizioni VERONA DAL NOSTRO INVIATO Oltre due mesi in cerca di Patrizia, nell'affanno crescente. Poi l'irruzione dei Gis nella villetta di Santa Margherita, dove la bambina era tenuta prigioniera. Si sono tirate le fila, si dice, delle riunioni degli mquirenti, dei cosiddetti «vertici», delle indagini in precise direzioni. E le forze dell'ordine si sono trovate ad avere tra le braccia la figlia del «re dei jeans». Il sostituto procuratore della Repubblica, Angela Barbaglio, che si occupa del caso, dice: «Adesso i risultati sono sotto gli occhi di tutti». Nelle lunghe giornate in cui Patrizia era tenuta sequestrata, ci sono state polemiche, c'è stato il momento della scelta della linea dura con il blocco dei beni della famiglia Tacchella. Ora il magistrato vuole sgomberare il campo, intende sottolineare «l'impegno e la tenacia delle forze dell ordine». «Tra i carabinieri e la pohzia c'era convinzione: bisogna dire che avevano ragione loro. E credo che quésta sia una dimostrazione del senso dello Stato». A proposito di linee da seguire, il magistrato pensa che «non ne esistano di dure né di morbide: c'è soltanto bisogno di una investigazione che sia intelligente». In questo caso, aggiunge, «c'è stato un intervento predisposto secondo i piani». Adesso si tratta di ricostruire il sequestro di Patrizia, dopo gli arresti di Santa Margherita. Qualcuno sostiene che potrebbe trattarsi di un rapimento «anomalo», nel senso che le modalità non corrisponderebbero a quelle di altre imprese del genere. Ma su questo Angela Barbaglio non è ancora in grado di rispondere. Ci sono quei personaggi catturati dai reparti speciali dei carabinieri, mentre pare si stia ancora cercando quello che potrebbe essere il «basista». Ma perché hanno preso di mira la figlia del proprietario della «Carrera»? Manovali o qualcosa di più? E' quello che stanno cercando di stabilire gli inquirenti. Patrizia, tra l'altro, parla di una donna, che ha notato nei momenti terribili del sequestro, e che poi non ha più rivisto. C'è il sospetto che qualcuno dei sequestratori conoscesse, forse indirettamente, la famiglia Tacchella, per via di un'attività legata al settore imprenditoriale. E si dice che una delle donne che potrebbero essere coinvolte nella vicenda si occupasse di abbigliamento. Può darsi che qualche aggancio ci sia. Ma per il momento è tutto da verificare. Intanto, indagini e accertamenti qui e là. Si domanda al sostituto procuratore di Verona se siano in vista altri arresti. Risponde: «Si tratta di vedere quali sviluppi si potranno avere con gli elementi che abbiamo». Tra gli elementi che gli investigatori hanno tra le mani, il materiale trovato nella villetta di Santa Margherita. L'elenco è lungo: sei targhe automobilistiche, una quindicina di cartucce, una «Polaroid», una macchina per scrivere, due bombolette di gas paralizzante, una pistola «P38 Special» con canna rinforzata, una quantità di proiettili, un notes che contiene alcuni appunti che si rivelerebbero interessanti, [g. ni.]

Persone citate: Angela Barbaglio, Carrera, Tacchella

Luoghi citati: Verona