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Sulle nomine il psi contro Fracanzani Aziende statali Sulle nomine il psi contro Fracanzani ROMA. Tre vertici in appena 48 ore. Sono stati convocati per rimediare ai conflitti aperti nelle Partecipazioni statali. I partiti di maggioranza si apprestano così, da oggi pomeriggio, a discutere su tutto: fondi, nomine e riforma delle imprese pubbliche. In due riunioni, ci sarà una contrapposizione netta tra il psi e il ministro delle Partecipazioni statali, il democristiano Carlo Fracanzani. In particolare, i socialisti insistono nel bocciare il disegno di legge preparato da Fracanzani per la riorganizzazione delle Partecipazioni statali, giudicandolo lesivo dell'autonomia di Iri, Eni e Efim: «Il provvedimento non è previsto dal programma di governo» taglia corto Fabrizio Cicchitto, responsabile della sezione industria. L'altra occasione di scontro è la scelta del nuovo presidente dell'Ermi: il psi candida Gaetano Mancini, l'attuale vicepresidente, non gradito al ministro. In caso di accordo, la designazione potrebbe essere effettuata venerdì 20 dal Consiglio dei ministri. I tre vertici di maggioranza si svolgeranno con questo calendario: oggi pomeriggio alla Camera riunione dedicata al provvedimento che assegna i fondi di dotazione alle partecipazioni statali; domani mattina nella sede della de di piazza del Gesù incontro sulle nomine; sempre domani mattina a Palazzo Chigi consulto per la riforma ipotizzata da Fracanzani con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, il de Nino Cristofori, i vicesegretari dei partiti e i dirigenti di settore. Oggi ci sarà inoltre un colloquio, tra il responsabile economico della de Lucio Abis e il presidente dell'Iri Franco Nobili, centrato anche sulle nomine. Per le risorse da destinare a Iri, Eni e Efim, si tenta di superare gli ultimi ostacoli e di arrivare al voto entro la settimana: «La mia idea è di non modificare il testo approvato dal Senato e di dare rapidamente il via libera» afferma il presidente della commissione Bilancio, il de Mario D'Acquisto. [r. ipp.]