Parte l'offensiva della Honda in Europa

Parte l'offensiva della Honda in Europa Dopo Nissan e Toyota, il terzo gruppo giapponese del settore si rafforza in Gran Bretagna Parte l'offensiva della Honda in Europa Scambio di azioni con Rover, produrrà anche una nuova vettura TORINO. Dopo Nissan e Toyota, anche la Honda è sbarcata in Gran Bretagna per produrre automobili. La terza fra le grandi industrie del settore nel Sol Levante ha rafforzato, da sabato scorso, la sua presenza in Europa con la firma dell'accordo con il Gruppo inglese Rover per il possesso reciproco di azioni. Il colosso giapponese ha acquisito il 20% della Rover, la società sorta dalle ceneri della «British Leyland» che rappresenta, in totale, 520 milioni di sterline; la Rover ha acquisito il 20% delle attività della Honda in Gran Bretagna rappresentate dalla «Honda U.K. Manifacturing» (H.U.M.) che ha la sua sede a Swindon, vicino a Londra. Con quest'accordo, la Casa nipponica segue l'esempio delle connazionali Nissan, che nel Regno Unito opera dal 1986, e Toyota, che nell'aprile '89 ha annunciato l'intenzione di creare una fabbrica nel Galles per produrre motori e una seconda a Derby per carrozzerie. L'intesa, che è stata ufficializzata sabato e che era stata sottoscritta il 13 luglio scorso a Londra dai presidenti della Honda, Tadashi Kume, e della Rover, Sir Graham Day, è destinata a suscitare nuove polemiche tra la Gran Bretagna e gli altri Paesi della Comunità. Infatti, grazie all'accordo, la Honda costruirà una nuova fabbrica a Swindon per la produzione Shoichiro Irimagiiri, amministratore anziano della Honda, è stato nominato nel Gruppo Rover, mentre John Towers, direttore dello sviluppo del prodotto della Rover, siederà nel Consiglio di amministrazione della H.U.M. Attualmente la Honda produce in Europa 140.000 auto l'anno con una quota di mercato dell' 1,1%, ma ha deciso di partire all'attacco del vecchio continente sia con quest'accordo, sia importando in Europa auto provenienti da uno dei suoi impianti negli Usa. L'intesa segna una svolta decisiva fra le due Case automobilistiche, passando da un accordo limitato allo sviluppo dei singoli progetti, dal quale sono nati modelli come la Triumph Acclaim e le Rover 200 e 800, ad uno globale per la produzione di auto in Gran Bretagna. Renzo VII lare di una vettura tutta nuova, con una capacità produttiva, a partire dalla seconda metà del 1992, di 100.000 unità l'anno. A questo proposito, intenzione della Honda e della Rover è afferma un comunicato congiunto - «di produrre due auto in versioni distinte per la vendita, principalmente sul mercato europeo, attraverso le rispettive reti commerciali». La H.U.M. - prosegue il comunicato - ha un capitale di 60 milioni di sterline che sarà portato a 370 milioni quando, nel 1992, l'impianto sarà completato ed il Gruppo Rover possederà il 20% del capitale aumentato. Per bilanciare la transazione, la Honda ha pagato in contanti la somma di 30 milioni di sterline (oltre 60 miliardi di lire). Primo effetto di questa transazione incrociata è che ogni azienda avrà un direttore non esecutivo nel Consiglio di amministrazione dell'altra.

Persone citate: Graham Day, John Towers, Renzo Vii, Shoichiro, Tadashi Kume