Mondadori, armistizio lontano

Mondadori, armistizio lontano Esposto al pretore di Roma contro il sequestro delle azioni Espresso Mondadori, armistizio lontano Nuova iniziativa giudiziaria di Berlusconi MILANO. Nella battaglia per il controllo della Mondadori non è ancora giunta l'ora per un vero armistizio. Proprio nel momento in cui si pensava che Silvio Berlusconi e Carlo De Benedetti potessero trovare, grazie alla mediazione di Mediobanca, una soluzione al pasticcio Mondadori, ieri sono emerse alcune novità che confermano, almeno per il momento, lo stato di belligeranza tra i due fronti. E' stato Berlusconi, con l'ennesiva iniziativa giudiziaria e un'improvvisa convocazione del consiglio di amministrazione Amef, a rimescolare le carte. Vediamo le mosse. La Finame, finanziaria della Mondadori cui fa capo la maggioranza dell'Editoriale l'Espresso, ha chiesto ieri alla Pretura di Roma che si opponga al sequestro delle azioni Espresso, detenute dalla stessa Finame, disposto il 4 aprile scorso dal giudice di Milano, Attilio Baldi, acco¬ gliendo l'istanza presentata da Carlo Caracciolo ed Eugenio Scalfari. In pratica la casa editrice di Segrate chiede che non si proceda al blocco del 37,7% delle azioni Espresso e che quindi la Finame possa esercitare totalmente i suoi diritti di voto nell'assemblea dell'Espresso del 24 aprile. Questo appuntamento è di grande importanza perché la Mondadori di Berlusconi potrebbe modificare sostanzialmente la composizione del consiglio di amministrazione Espresso e successivamente di quello dell'Editoriale la Repubblica. La Finame ha chiesto alla Pretura di Roma un provvedimento d'urgenza, sulla base dell'articolo 700 del codice civile, per sbloccare le azioni Espresso congelate. La motivazione del ricorso si basa su un vizio di forma del sequestro deciso dal tribunale di Milano in quanto la notifica sarebbe stata fatta alla Mondadori e non alla Finame cui sono effettivamente intestate le azioni Espresso in questione. Ieri sera durante il consiglio di amministrazione Amef (la finanziaria che ha la maggioranza della Mondadori) il consigliere Marco Drago (gruppo De Agostini) ha contestato la validità della convocazione dell'assemblea dell'Amef del 23 aprile richiesta dalla Cir. Al momento della richiesta, secondo Drago, la finanziaria dell'ingegnere non era in possesso del 20% del capitale necessario per chiedere la convocazione. Il consiglio Amef ha deciso di raccogliere alcuni pareri legali su questo caso, mentre ha deciso di chiedere la convocazione di un'assemblea speciale subito dopo quella straordinaria Mondadori che sarà fissata stamane dal consiglio di Segrate. La riunione del consiglio Amef è stata aggiornata a domani sera.Ir. g.] w

Persone citate: Attilio Baldi, Berlusconi, Carlo Caracciolo, Carlo De Benedetti, Eugenio Scalfari, Marco Drago, Silvio Berlusconi

Luoghi citati: Milano, Roma, Segrate