Gis, carabinieri d'assalto di Gianni Bisio
Gis, carabinieri d'assalto Gis, carabinieri d'assalto Ungruppo nato nel 78per la lotta al terrorismo Gis, ossia Gruppi di intervento speciale. Sono i reparti d'elite creati nell'ambito dell'Arma dei carabinieri, concepiti e addestrati per risolvere situazioni particolarmente «delicate» sul piano operativo: blitz contro i terroristi, liberazione di sequestrati. I Gis sono nati nel '78, poco prima del sequestro Moro, quasi contemporaneamente ai Nocs (Nuclei operativi centrali di sicurezza), reparti analoghi della polizia di Stato. Originariamente gli elementi, tutti volontari, vennero tratti dal 2° battaglione carabinieri paracadutisti Tuscania e l'addestramento di base fu affidato a specialisti americani dell'antiterrorismo, i «Blu Light» del del 5° Special force group. Ma da allora il Gis ha scambiato esperienze con tutte le forze d'elite del mondo occidentale, dai «Sas» britannici ài «GSG9» tedeschi, ai «Gign» francesi. Dei loro interventi, molto so¬ vente «sorprese accuratamente pianificate», non si conosce che una minima parte: soprattutto poco si sa della loro partecipazione alla lotta al terrorismo. Come non si conosce il numero esatto degli uomini che fanno parte dei Gis, dipendenti direttamente Comando generale dell'Arma. I loro compiti istituzionali principali sono la liberazione di ostaggi in mano ai terroristi, attribuendo la priorità alla salvaguardia della vita dei sequestrati, e la riassunzione del controllo di installazioni di vitale interesse. Quello degli interventi di supporto nelle normali operazioni di polizia (come nei sequestri di persona) è un compito secondario dei Gis che sono anche incaricati di addestrare le scorte ad alto rischio e di sperimentare materiali speciali. Alcuni nuclei dei Gis sono perennemente pronti ad entrare in azione in diversi punti del territorio nazionale (mantenuti segreti), altri sono capaci di agire di rincalzo nel giro di 24 ore. Particolarmente curata è la struttura dei trasporti, con elicotteri dell'Arma e aerei dell'Aeronautica in perenne aliar-, me. Ogni gruppo, comandato da un tenente colonnello, ha un organico di 70 uomini, quasi esclusivamente ufficiali e sottufficiali, ed è strutturato in 4 sezioni di cui due operative (di una decina di uomini ciascuna al comando di un capitano), una addestrativa ed un nucleo di tiratori scelti ricognitori. Sono questi ultimi, quasi tutti provenienti delle sezioni operative, a preparare le operazioni, pianificando l'assalto sulla base della struttura dei locali e del tipo di criminali da colpire. Come in tutti i reparti d'elite, oltre all'addestramento è il coordinamento fra gli uomini e il loro affiatamento a costituire la vera forza d'urto contro i criminali. Già la prima selezione è durissima, ma i corsi professionali sono esami continui: vengono addestrati al combattimento al chiuso, alle arti marziali, all'impiego degli esplosivi, alle tecniche di irruzione e all'uso di armi speciali. L'arsenale è quanto di più composito e moderno ci sia, anche perché ciascuno può scegliere l'arma di sua preferenza. Oltre alla Beretta bifilare 92SB, i Gis hanno pistole mitragliatrici corte (Mini Uzi, M-12S Beretta, MP5 Heckler & Koch), fucili a pompa Spas-15 (che viene considerata «una chiave universale»), fucili di precisione di vario tipo. E poi la dotazione comprende visori notturni, caschi e giubbotti antiproiettile, miniradio con laringofono, bombe flash per disorientare negli assalti. Gianni Bisio
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