Cossiga: «Grazie»
Cossiga: «Grazie» Cossiga: «Grazie» Elogi a polizia e carabinieri Un messaggio alla famiglia ROMA. Appena appresa la notizia della brillante azione con la quale è stata liberata Patrizia Tacchella, il presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, ha incaricato il ministro dell'Interno Gava di esprimere alle forze dell'ordine le sue più vive congratulazioni. Inoltre, il Capo dello Stato, tramite il prefetto di Verona, ha fatto pervenire alla famiglia Tacchella la sua solidarietà e le più vive felicitazioni per la liberazione della piccola Patrizia. Anche il presidente della Camera, onorevole Nilde lotti, ha voluto esprimere alle forze dell'ordine, attraverso il ministro dell'Interno, le vive congratulazioni della Camera dei deputati e sue personali per l'operazione che ha portato alla liberazione della piccpla Patrizia. Viva soddisfazione tra le forze dell'ordine. «Un'operazione condotta con grande intelligenza, cautela e riservatezza, il cui risultato premia lo sforzo fatto da polizia di Stato e carabinieri». Questo il commento del comandante generale dell'Arma dei carabinieri, generale Roberto Viesti. Il generale Viesti ha assicurato poi che lo stesso lavoro «su 360 gradi» si sta facen¬ do per tutte le altre persone che si trovano ancora nelle mani dell'anonima. E sono cinque, le persone che restano ancora prigioniere di bande di sequestratori. L'ultimo della serie di rapimenti è di alcuni giorni fa: è avvenuto nei pressi di Gioia Tauro e riguarda Rocco Surace, un commerciante calabrese. Il sequestro più lungo è quello di Carlo Celadon, preso la sera del 25 gennaio del 1988 a Colle San Pietro di Arzignano, in provincia di Vicenza. Carlo è figlio dell'industriale conciario Candido Celadon, che ha già pagato un riscatto di 5 miliardi ottenendo solo la richiesta di una ulteriore «rata» di altri 5 miliardi. Gli altri rapiti sono Andrea Cortelezzi, Mirella Silocchi e Vincenzo Medici. Cortelezzi, 22 anni, fu portato via il 17 febbraio 1989 a Tradate (Varese). Il 28 luglio successivo è stata la volta di Mirella Silocchi, 50 anni, di Collecchio (Parma). In entrambi i casi, i sequestratori hanno fatto trovare ai familiari dei rapiti un pezzo di orecchio degli ostaggi come prova. Infine, il 21 dicembre scorso è toccato a Vincenzo Medici, rapito in provincia di Reggio Calabria. [Ansa-Agi]
Luoghi citati: Arzignano, Collecchio, Gioia Tauro, Parma, Reggio Calabria, Roma, Tradate, Varese, Verona, Vicenza
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Bimbe seviziate e bruciate a Napoli
- Cercano le nuove dive tra ragazze tredicenni
- Due bimbe napoletane seviziate e bruciate
- I cinque punti-base della d. c. illustrati a Biella dal ministro Pella
- Il primo metrò nel 1977
- Sotto la Mole la banca di Mitterrand
- Quasi 2000 azionisti partecipano all'assemblea della Montedison
- Studente di 19 anni si impicca al boiler
- 11 «Beatles» si sciolgono1
- Fretta guardava al Sud per l'eversione "nera"
- Marito e moglie i trucidati del Tevere Fermato un amico: gravissimi indizi
- Cercano le nuove dive tra ragazze tredicenni
- Brosio alle elettrici: un governo di centro per lo sviluppo del Paese
- Inaugurato sotto la pioggia lo zoo del Parco Michelotti
- Bimbe seviziate e bruciate a Napoli
- Un'altra giornata di tumulti in piazza Statuto
- Indagini su gruppo neofascista a Rieti e a Parma: due arresti
- La Juventus con Charles
- Condannato all'ergastolo querela la Rai per una trasmissione alla tv
- Le leggi sulla razza
- Arrestate la studentessa-rivale e la madre per l'assassinio della giovane cantante Lolita
- Molto cibo tanto sesso
- Marito e moglie i trucidati del Tevere Fermato un amico: gravissimi indizi
- «So che esiste l'aldilà Lo ha detto mio figlio»
- La fucilazione dei due rapinatori
- Cercano le nuove dive tra ragazze tredicenni
- Due auto si scontrano frontalmente Muore una giovane donna, 4 feriti
- «Ecco i cinque killer che uccisero Borsellino»
- � morto Peppino De Filippo se ne va la Napoli più estrosa
- Brosio alle elettrici: un governo di centro per lo sviluppo del Paese
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy