I banditi sono tre imprenditori torinesi

I banditi sono tre imprenditori torinesi I banditi sono tre imprenditori torinesi Uno è candidato alle elezioni, arrestate anche due donne TORINO. Tre sequestratori venuti dal nulla: due assolutamente incensurati, solo uno conosciuto dalla polizia per piccoli precedenti, un assegno a vuoto e una pistola non denunciata. Ma tutti con una vita irreprensibile. E tutti impegnati in piccole attività imprenditoriali non certo create per fare da copertura a quelle, criminali, di una anonima sequestri costituita al Nord. Uno addirittura candidato per il partito liberale alle prossime elezioni amministrative per il Consiglio comunale di Poirino. I più stupiti, dopo le prime ore di indagini e di riscontri a seguito del fortunato blitz di Santa Margherita, sembrano essere proprio gli inquirenti: gli autori del sequestro sono dei tranquilli imprenditori. Bruno Cappelli, 35 anni, Valentino Biasi, 52 anni, e Franco Maffiotto, 48 anni: sono i nomi venuti fuori dalle prime fasi delle indagini sul sequestro di Patrizia Tacchella. Polizia e carabinieri stanno cercando di chiarire ruoli, collegamenti, compli¬ cità. E gli arresti aumentano: in carcere sono finite la moglie del Cappelli, Ornella Luzzi, 36 anni, e un'amica del Biasi, Carla Mosso, 38 anni, abitante a Santoli a in via Casana 1, amministratice di un'azienda di pelletterie, la Dream Belt. Il Cappelli e il Biasi sarebbero soci in una piccola azienda, la Microprofil Snc, di Poirino, specializzata nella fabbricazione delle ringhiere metalliche. Il terzo, agente immobiliare, sarebbe soltanto un amico dei due: ma una perquisizione nella sua abitazione ha permesso di scoprire documenti che gli inquirenti considerano interessanti al fine di chiarire i ruoli nel sequestro della bimba. Polizia e carabinieri hanno collaborato nelle diverse e contemporanee perquisizioni compiute pochi istanti dopo che Patrizia Tacchella era stata liberata. Vediamo i personaggi. Bruno Cappelli, 34 anni, sposato e padre di bimbo di 5 anni, Stefano, abitava dal 1975 in un alloggio al quarto piano di via dei Martiri 37, a Nichelino, un dignitoso palazzo dei primi Anni 70. Era socio nella Microprofil, azienda specializzata nella fabbricazione delle ringhiere che si trova sulla strada statale Torino-Asti, a Mar-rocchi di Poirino. Quando ieri pomeriggio gli uomini della CriminalpoT si sono presentati nella casa, decisi ad un'irruzione nell'alloggio, nessuno dei vicini ha voluto aprire. E gli specialisti nei blitz sono stati costretti a passare dall'esterno del palazzo, salendo attraverso i balconi. Dopo un'accurata perquisizione, durante la quale è stata trovata anche una pistola regolarmente denunciata, gli agenti hanno condotto via la moglie del Cappelli, Ornella Luzzi, 36 anni, che è stata sottoposta ad interrogatorio in questura. In serata è stata arrestata per concorso in sequestro: a suo nome è intestato il rustico ristrutturato di San Lorenzo della Costa dove è stata tenuta prigioniera Patrizia Tacchella. Alla vista dei poliziotti la douna ha manifestato stupore ed incredulità e si ò detta all'oscuro di tutto: ha mandato il piccolo Stefano dai nonni, a Moncalieri, ed ha seguito gli agenti. Sempre ieri pomeriggio è stato fermato anche il fratello del Cappelli, Renato, 37 anni, che abita sullo stesso pianerottolo nella casa di via Martiri, socio nella Microprofil. «Persone riservatissime, che non hanno mai dato confidenza a nessuno», dice una vicina di casa ancora scioccata dall'irruzione della polizia. «La signora Cappelli lavorava fino a qualche tempo fa, ma negli ultimi tempi l'ho vista sempre a casa. Di certo, comunque, non ho mai notato strani movimenti nella casa». Stessa sensazione la si ricava dall'amministratore dello stabile, Armando Talladira, che fino a qualche tempo fa abitava proprio al quinto piano del palazzo: «Gente tranquilla, che non ha mai dato alcun disturbo», ricorda la moglie. Valentino Biasi, 52 anni, è originario di Noventa di Piave, ma abita a Poirino, presso Torino, fin dall'infanzia: fino allo scorso anno viveva con la madre, che però è morta pochi mesi fa. Malgrado i piccoli precedenti (un assegno a vuoto e una pistola non denunciata) è considerato persona stimabilissima: è candidato (è il numero 4) alle prossime elezioni amministrative nella lista del partito liberale. E' anche titolare di un autolavaggio, il Car-Wash, che ha aperto alcuni anni fa tra Moncalieri e Trofarello. Ha due fratelli ed una sorella che abitano nello stesso Comune di Poirino. Ieri sera i carabinieri hanno arrestato anche una sua amica, Carla Mosso, di 40 anni, per concorso in sequestro. Molta attenzione viene posta a numerose macchine da scrivere trovate presso l'azienda di Nichelino e a Santena. Infine Franco Maffiotto, 48 anni, agente immobiliare, abitava da pochi mesi in via Tunisi 70, a Torino, con il figlio di 18 anni: in casa gli avrebbero trovato piantine che potrebbero far pensare ai percorsi per il pagamento di un riscatto.