Medico si chiude in cantina per protesta

Medico si chiude in cantina per protesta Medico si chiude in cantina per protesta UDINE. «Mi carcero in casa finché non riavrò il mio posto al distretto militare. E a Pasqua, se non basta, mi chiuderò in cantina, a pane e acqua». Detto fatto. Salvatore Pagano, 48 anni, cardiologo di Caltanissetta, già protagonista, in passato, di una battaglia personale per la medicina di qualità a suon di digiuni e di imbarazzanti incatenamenti dinanzi ai cancelli del tribunale, quasi due mesi fa si è rinserrato nella sua abitazione di via Duino, a Udine, dalla quale ha inscenato una nuova forma di protesta: l'autoimprigionamento. Domenica, deluso per la mancata risposta del¬ le istituzioni, ha rincarato la dose, chiudendosi in cantina. «Ha il polso lievemente irregolare, segno di una leggera tachicardia — ha spiegato il dottor Gino De Stefano, che assiste il collega in sciopero — ma le sue condizioni non sono ancora gravi. Non credo però possa durare a lungo. C'è un certo cedimento psicologico: è difficile restare rinchiusi per cinquantotto giorni in una situazione, poi, ancor più disagevole com'è l'umidità di una cantina». Il pane e l'acqua a Pagano ora li portano i vicini. «Resisterò fin che potrò, poi, stremato, mi farò portare davanti al Quirinale per far valere le mie ragioni», ha dichiarato il medico, [mi. m.J

Persone citate: Gino De Stefano, Salvatore Pagano

Luoghi citati: Caltanissetta, Udine