«Fu Gheddafi a rapire gli otto dello yacht» di E. St.

«Fu Gheddafi a rapire gli otto dello yacht» Le Monde rinnova le sue accuse al governo «Fu Gheddafi a rapire gli otto dello yacht» PARIGI. La polemica sulla liberazione dell'ultimo ostaggio francese in Libano si è riaccesa ieri in seguito alle rivelazioni di «Le Monde». Il quotidiano aggiunge nuovi particolari a quanto sostenuto la scorsa settimana: la vicenda Valente è stata una montatura orchestrata da Gheddafi con l'ausilio di Abu Nidal e incautamente avallata dalla Francia. Addirittura con i ringraziamenti ufficiali di Mitterrand al colonnello libico. Secondo «Le Monde» il Sileo, il battello sul quale viaggiavano otto persone tra cui la Valente, venne bloccato nel 1986 da una vedetta libica tra Malta e il golfo della Sirte. Gli otto ostaggi (tre francesi e cinque belgi) vennero trasferiti in una villa in Libia e affidati alla sorveglianza del gruppo di Abu Ni¬ dal che proprio a Tripoli ha la sua base operativa. Ignorati da Francia e Belgio gli ostaggi ormai ingombranti del colonnello sarebbero stati utilizzati per un'operazione propagandistica. Il 10 aprile la francese, il compagno belga e la figlia nata in prigionia sono stati trasferiti a Damasco su un aereo algerino, e da lì in auto a Beirut per la messinscena della «liberazione». Alla quale sono seguiti i «calorosi» ringraziamenti della Francia al mediatore Gheddafi. Se la versione si rivelasse esatta il colpo alla credibilità di Mitterrand e del suo governo sarebbe duro. E la trattativa ufficialmente in corso tra Belgio e Abu Nidal per la liberazione degli ultimi quattro ostaggi potrebbe arenarsi. [e. st.]

Persone citate: Abu Nidal, Belgio, Gheddafi, Mitterrand, Sileo