E per il Mondiale '90 arrivano dall'estero trecentomila biglietti di Massimo Gramellini

E per il Mondiale '90 arrivano dall'estero trecentomila biglietti Record: già incassati 145 miliardi E per il Mondiale '90 arrivano dall'estero trecentomila biglietti ROMA. Oltre due milioni di biglietti venduti e centoquarantacinque miliardi di lire di incasso. Alla vigilia di Pasqua il Mondiale di calcio dà i numeri e scopre di stare inaspettatamente bene. Più alta del previsto la percentuale di tagliandi «piazzati» in giro per il mondo: l'88 per cento del totale, pari a due milioni e 258 mila «coupons». A sessanta giorni dall'inizio del torneo i cassieri spagnoli e messicani, organizzatori delle precedenti edizioni del campionato, non potevano certo vantare cifre simili. E da oggi, poi, si ricomincia. Esaurita la vendita all'estero, i 303.000 biglietti ancora disponibili vengono rovesciati sul mercato italiano, presso le varie filiali della Banca Nazionale del Lavoro. La vendita, secondo un gergo davvero orribile, sarà «spacchettizzata»: si potranno cioè comprare singoli biglietti per un unico match. Però, non più di 20 a testa. La ragione? Semplice: scoraggiare gli eventuali bagarini. Le ultime briciole verranno vendute direttamente ai botteghini, il giorno della partita. 8 LUGLIO. Discorso a parte per la finalissima. L'Olimpico è quasi esaurito: restano undicimila sedie vuote e per avere diritto a posarcisi sopra bisognerà mettere in pre ventivo una notte all'addiaccio. Sabato 2 giugno, infatti, la Banca Nazionale del Lavoro aprirà le sue stanze, e solo a Roma, per li ii di gli acquirenti di quella residua manciata di posti. Si prevedono, naturalmente, code stile Wimbledon, dove la gente fa pazientemente la fila dalla sera prima, con coperte, materassi»! e pranzo al sacco per poter accedere al sacro tempio del tennis. Ogni acquirente potrà comprare un massimo di due tagliandi. ESTERO. Non ci sarà la temuta invasione del Bel Paese. Avremo un turismo contenuto ma di alta qualità, come testimonia il fatto che gli acquirenti esteri si siano gettali sui biglietti più cari, quelli di prima categoria (110.000 lire), trascurando curve e gradinate. Deludente, come previsto, la risposta dei brasiliani e dei sudamericani in genere. Le condizioni economiche di quei Paesi sconsigliano evidentemente viaggi troppo onerosi. Per il motivo opposto, Italia '90 sarà il primo campionato mondiale in giallo della storia: è previsto infatti l'arrivo di migliaia di tifosi giapponesi, mentre anche negli Stati Uniti, dopo una partenza piuttosto fiacca, si è verificato un notevole in¬ cremento degli affari. In Europa l'Oscar va agli austriaci. Vendite record nei Paesi arabi, con Palermo occupata dai tifosi egiziani. '90 TOUR. E' l'organizzazione che si occupa della vendita all'estero dei «pacchetti» di Italia '90. Nelle cifre sopra ricordate, i biglietti affidati a '90 Tour si danno per «piazzati», in quanto già pagati all'origine. In realtà, ci sono ancora quattrocentomila tagliandi in attesa di un padrone: '90 Tour assicura di riuscire a sistemarli tutti entro l'inizio del Mondiale. Ma deve guardarsi dalla concorrenza non si sa quanto leale delle società parallele, come la Mundicorp Ltd. di Manchester, che fra gli azionisti ha Bobby Charlton e in testa un'idea meravigliosa: rastrellare biglietti dai contingenti consegnati a Fifa, Uefa e sponsor per poi venderli ai privati. La Mundicorp Ltd. ha già prenotato, pagando in contanti, ben centocinquanta alberghi italiani. Segno evidente che l'affare sta funzionando bene. ESAURITI E NO. Dagli ottavi di finale in avanti gli stadi del Mondiale veleggiano verso il tutto esaurito: basti pensare che per la semi finale in prò gramma a Tori no sono ancora disponibili appcna 554 biglietti. Situazione meno rosea per le par lite della prima fase. Usando sempre Torino come termine di paragone, per Brasile-Svezia del 10 giugno ci sono 5240 tagliandi invenduti, che salgono a 15.535 per Brasile-Cecoslovacchia del 16 giugno. L'incontro più vicino al tutto-esaurito è Olanda-Eirc, in programma a Palermo il 21 giugno: solo 266 sedie da riempire. L'Italia ha già realizzato il pienone, ma soltanto nella terza categoria di biglietti. Per gli altri settori esi stono ancora margini, seppure irrisori. Gli stadi meno affollati, salvo inversioni di tendenza delle ultime settimane, saranno quelli di Bari, Udine e Genova Il girone delle isole è super ricercato. I tifosi inglesi e olandesi hanno fatto incelta di tagliandi, ma la vendita attraverso il computer garantisce la loro rigorosa separazione sugli spalti per evidenti ragioni di sicurezza. Un solo rischio: il software della Bnl prevede che chi ha acquistato il biglietto in Inghilterra si sistemi in curva fra gli inglesi e viceversa. E se un hooligan britannico avesse comprato il tagliando ad Amsterdam? Finirebbe in mezzo ai non meno agitati supporter in arancione. Meglio non pensarci... Massimo Gramellini

Persone citate: Bobby Charlton, Genova, Udine