Zoff fra la Lazio e la pensione di Bruno Bernardi

Zoff fra la Lazio e la pensione La Juve a Cesena recupera Tacconi e rilancia Zavarov, probabilmente a mezzo servizio con Casiraghi Zoff fra la Lazio e la pensione E' indeciso se proseguire la carriera di allenatore TORINO. Dino Zoff assicura che domani, a Cesena, la Juventus non avrà la testa a Colonia. C'è il campionato da onorare, il terzo posto da conquistare, poi verrà la durissima trasferta di Coppa Uefa. Un passo alla volta, è la filosofia di Zoff. Da sempre, prima come grande portiere e ora come valoroso allenatore, vede il presente e poi il futuro nei suoi programmi. Ed a proposito di avvenire, su quale panchina siederà Zoff nella prossima stagione? La Lazio (oltre al Genoa) lo vuole, ma Zoff non ha ancora deciso se continuare a frequentare un calcio pieno di contraddizioni, di tensioni, di scudetti che si giocano anche «a tavolino», o mettersi in pensione a 48 anni e dedicarsi al tennis. Una cosa è certa: farà il suo dovere fino in fondo per centrare, dopo la «zona Uefa», gli obiettivi a portata di mano e chiudere in bellezza il suo secondo ciclo juventino. Dopo il 2-0 decretato dal giudice sportivo che ha permesso al Napoli di agganciare il Milan, Zoff ri¬ tiene che le due capolista siano alla pari come probabilità di successo finale: «Lo erano anche prima. Non credo, comunque, che ci sarà la coda di uno spareggio». A Cesena, Zoff dovrebbe rilanciare Zavarov. E' la sorpresa pasquale. La notizia non è ufficiale, ma il tecnico lo fa capire annunciando che lo zar «giocherà anche lui» e ci sarà un «turnover». Terrà conto che Casiraghi, con il campionato anticipato al sabato, avrà un giorno in meno per recuperare la fatica accumulata mercoledì scorso a Zagabria con la Under 21. Casiraghi, che a Colonia sarà sicuramente titolare, potrebbe partire in panchina e dare il cambio, nella ripresa, a Zavarov. 0 viceversa. Le due punte, a prescindere da Cesena, dovrebbero essere un tema fisso, salvo infortuni, di questo finale di stagione. E Giancarlo Marocchi ricorda che senza Zavarov la Juventus contro il Milan ha dominato, pur non riuscendo a vincere, in Coppa Italia, ed in campionato ha inflitto un secco 3-0 ai rossoneri. «Abbiamo fatto bene e male con tutte le formule, che sono uguali se quelli che vanno in campo danno il meglio - dice Marocchi. E aggiunge -: A volte abbiamo peccato di deconcentrazione o si è pagato lo sforzo per la propensione al gioco offensivo, ma la Juve non ha mai annoiato il pubblico». Per il resto stessa squadra che ha travolto la Cremonese. Aleinikov ha assorbito la leggera distorsione alla caviglia, Tacconi è guarito dallo stiramento al polpaccio. Bonetti ci sarà malgrado una piccola infrazione al quarto metacarpo della mano sinistra procuratasi ieri in allenamento. Anche stamane, nella rifinitura che precederà il viaggio in pullman verso Milano Marittima (la Juventus alloggerà nell'albergo di Cabrini), lo stopper porterà una protezione che domani verrà ridotta a termini di regolamento. Le condizioni di Bruno sono nettamente migliorate e il difensore sarà pronto per Colonia dove mercoledì, in Coppa Uefa, ci sarà autentica battaglia. L'oscar della sfortuna resta Daniele Fortunato: oggi a mezzogiorno verrà operato al piede destro dal prof. Pizzetti presso la clinica Fornaca. Un mese e mezzo di gesso, rieducazione e sabbiature a Grado non tolgono la serenità a questo centrocampista che può anche ricoprire il ruolo di libero e che andrà in vacanza anticipata con la garanzia di restare alla Juventus nella prossima stagione. Toccherà a Gigi Maifredi stabilire se Fortunato sarà titolare. Il jolly bianconero non si pone il problema: «L'importante è tornare in piena efficienza. A tutti piace giocare, ma è chiaro che nella Juventus il posto bisogna conquistarlo. Qui ci sono dei nazionali e si parla dell'arrivo di fuoriclasse o quanto meno di campioni». Lui l'autobus azzurro stava per prenderlo qualche mese fa, poi l'ha perso. «Certe occasioni vanno colte al volo», sospira. Ma non perde il sorriso. Bruno Bernardi Dino Zoff punta ancora a! terzo posto