Il Milan gioca a carte scoperte

Il Milan gioca a carte scoperte Oggi l'anticipo tra i rossoneri e la Samp (in tv) aggiunge altre nubi sulla perfetta regolarità del torneo Il Milan gioca a carte scoperte Bianchi e Trap: «Ma è una cosa logica?» La terz'ultima giornata di campionato, la Disciplinare, la Caf: sicuramente c'è spazio per altri colpi di scena. Ma non si può archiviare il verdetto del giudice sportivo su Atalanta- Napoli, che pare difficilmente impugnabile alla luce del rapporto Agnolin e della certificazione del medico di guardia dell'ospedale di Bergamo, come il semplice primo passo di un iter ancora da sviluppare. Ci sono già i contraccolpi. Questa terribile stagione dt' nostro football (in molti si era pronosticato all'annuncio dei calendari di campionato e Coppe, e senza troppi sforzi, l'affanno di un finale proiettato già sul campionato del mondo) non aveva bisogno di inquinamenti, ed 6 difficile accettare la tesi di chi pone sui due piatti della bilancia la decisione del giudice sportivo Artico e la svista di La nese per dire «giustizia è fatta». Il pasticcio è totale, invece. Basta guardarsi attorno. Kcco la Samp, oggi in campo a San Siro contro il Milan, presa dal tormento Vialli. Se non giocasse (è acciaccato) il club blucerchiato rischicrebbe di essere tacciato di favoritismo nei confronti dei rossoneri? Siamo all'assurdo Meglio un rincalzo sano che un titolare poco convinto delle sue condizioni fisiche. Vialli pensa al mondiale e si riserva? La Samp guarda al Monaco e si risparmia? Ogni dubbio è possibile, cosi la gente si chiede dove stia andando questo calcio. Berlusconi ha perso l'occasione del silenzio, accennando alla sua fiducia nel secondo verdetto (della Disciplinare) sul caso Alemao. Al suo posto avremmo dotto: «Il Milan risponde sul campo, anche fino allo spareggio». Il pubblico ha bisogno di certezze, di valori, non di polemiche. Più lineare senza dubbio Bigon: «.Adesso voglio sci punti». Milan e Napoli, intanto, giocano a pari punti il 32° turno di campionato. In realtà sono subito su piani diversi, almeno sotto il profilo psicologico. Milan-Sampdoria oggi a San Siro, Napoli-Bari domani al San Paolo. Federcalcio e Lega non hanno colpe sulla non concomitanza. Impegni di Coppa hanno portato la Samp, che ha trovato il Milan consenziente, a chiedere ed ottenere di anticipare di un giorno (dalle semifinali europee la necessità è accettata) le fatiche di campionato. «E' l'ultimo tocco ad una stagione atipica, particolare, metta lei gli aggettivi che vuole». Ottavio Bianchi domenica scorsa era in tribuna a Bergamo, la sua città. Per la prima volta nella stagione vedeva il 'suo' Napoli. «Nessun motivo particolare, mi pareva una gara interessante. No, il mio domani non c'entra, e neppure il ieri. Parlerò di queste cose a bocce ferme, più tardi». Allora, facciamo conto che lei non abbia mai allenato il Napoli. Gli azzurri iniziano un braccio di ferro avvelenato da un verdetto a tavolino, il giorno dopo il Milan. Che cosa può accadere nella testa dei giocatori? Ottavio Bianchi si incuriosisce: «Formalmente nulla, quando uno vuole vincere lo scudetto non può fare calcoli. Però le ventiquattr'ore di differenza debbono essere considerate. Andare in campo con il risultato dell'avversario conosciuto è un minimo vantaggio. Pur se i due avversari sono diversi, la Samp ha altro carisma del Bari. Certo, se il Milan fa risultato grosso il Napoli potreb¬ be ricevere un contraccolpo psicologico. Ma non credo questo avvenga, la Sampdoria ha qualità. L'anticipo, poi, e stato consigliato dagli impegni di Coppa. Il Napoli non ne ha. A questo punto della stagione, una fatica in meno può avere effetti positivi». Giovanni Trapattonù per entrare in argomento, deve superare la rabbia di essere costretto alla finestra. Prima si deve sfogare: «Per me è il campionato dei rimpianti. Lo dicevo da agosto che sarebbe stato atipico. Noi siamo stati un po' autolesionisti. Infortuni a parte, qualcuno è calato nella tensione. Non credeva più al riaggancio, che era possibile. Domani è un altro giorno, comunque. Gli stranieri restano, ci bastano pochi ritocchi per ripartire». Intanto, vediamo il domani di Milan e Napoli. Aspettando la partita col Genoa e la festività disintossicante che trascorrerà con la famiglia nel tranquillo eremo estivo di Talamone, Trapattoni dice la sua su cose degli altri: «Tutto dipende dal risultato di Milan-Sampdoria. Se il match va male per il Milan, il Napoli triplicherà la concentrazione. Un vantaggio psicologico con il rovescio della medaglia. Se i rossoneri vincessero alla grande... Ma attenzione, non tutto finisce fra oggi e domani. Prendete il turno successivo. Milan a Verona e Napoli a Bologna. Salvezza e zona Uefa nella testa degli avversari. Quale motivazione è più forte? Credetemi, è uno sprint che prende alla gola. E comunque era meglio che le due squadre di testa giocassero in contemporanea. Giriamo la frittata come vogliamo, ma il calcio è pieno di polemiche, anche ai mondiali, su avversari diretti diversificati negli orari». Auguriamoci allora una parità di risultato fra San Siro e San Paolo. Due vittorie. Un modo per non creare altri turbamenti alla settimana caldissima che è alle porte. Milan in Baviera, Napoli a Soccavo, Disciplinare e Caf nel vortice dei ricorsi. Buona Pasqua al calcio, se possibile. Bruno Perucca ■ Stati d'animo. Van Basten sogna il gol, Vialli teme di non giocare