«Quanti ritardi nel Mondiale»

«Quanti ritardi nel Mondiale» Per alcuni stadi costi raddoppiati: nei cantieri 678 infortuni, 24 morti «Quanti ritardi nel Mondiale» Dossier del ministro Conte critica sette città ROMA. A un mese e mezzo dal Mondiale la relazione trasmessa al Parlamento da parte del ministro delle aree urbane Carmelo Conte denuncia una situazione poco incoraggiante. Gli accertamenti curati dalle prefetture, dice il ministro, sollevano dei dubbi sulla completabilità dei lavori entro la fatidica data del 15 maggio, di alcune opere. E Conte allega l'elenco dei casi più gravi. A Tonno: il parcheggio aeroporto Caselle, per la sospensione dei lavori a causa di un infortunio mortale. I due lotti raccordo autostradale Est Chivasso, e i due lòtti raccordo tangenziale Sud Dosso-Orbassano. A Milano: gli impianti ferroviari linea M2; il fabbricato viaggiatori stazione M2 Cascina Gobba e la sistemazione stazione M1 Lampugnano. A Firenze: il parcheggio Campo di Marte, per opposizione comitato di quartiere. A Roma: il parco Monte Mario (lavori consegnati recentemente). Ed il progetto Tevere Nord, quarto lotto A Napoli: la linea tranviaria rapida e la sistemazione viaria piazzale Tecchio. A Bari: il collegamento viario asse Est-Ovest-stadio, appaltato, ma non iniziato per contenzioso al Tar; il parcheggio degli Ulivi, e l'allargamento via Torre Tresca. A Palermo: la pista del velodromo Zen. Nella relazione del ministro si mette in evidenza che il numero degli appalti risulta superiore alle opere previste in quanto queste sono state distinte in più lotti. «I progetti approvati - fa rilevare la relazione - riguardano l'Anas per 2536 miliardi; le ferrovie statali per 402; l'aviazione civile per 92 ed i Comuni per 2377. Inoltre l'analisi dei costi evidenzia, già in corso di spesa, una lievitazione dei prezzi, in particolare, per quello che riguarda gli stadi, sintomatici sono i casi di Napoli, Roma e Torino dove gli aumenti di spesa vanno dall'86,6 al 126%. Il ministro ha toccato anche la dolente nota degli infortuni dicendo che «nei cantieri per i mondiali, fino al 1 marzo 1990, si sono registrati 678 infortuni di cui ben 24 mortali, un dato superiore di 15 volte alla media dei cantieri edili ordinari». Conte ha disposto ulteriori accertamenti sullo staio di avanzamento lavori, sulle cause delle incongruenze e sui costi delle opere. Ha annunciato che entro il 30 maggio presenterà una nuova relazione. [Agi]

Persone citate: Carmelo Conte, Lampugnano