«A Pasqua sarà tutto finito»

«A Pasqua sarà tutto finito» Si spengono le altre rivolte, a Dartmoor resiste un solo prigioniero «A Pasqua sarà tutto finito» / detenuti di Manchester promettono la resa LONDRA. Ci arrenderemo prima di Pasqua: è la promessa fatta ieri dal capo dei detenuti in rivolta da 12 giorni nel carcere di Manchester. Paul Taylor, l'uomo che due domeniche fa aveva strappato di mano il microfono al cappellano della prigione, dando il via alla ribellione, ha parlato per 45 minuti con il suo avvocato, spiegando che un' «onorevole» resa delle armi da parte sua e della quindicina di detenuti che ancora resistono è vicina. «Taylor sembrava di buon umore», ha detto l'avvocato John Ballam, la prima perso¬ na a parlare faccia a faccia con uno dei rivoltosi. «Era un po' stanco, ma tranquillo. Mi ha detto che avrebbe intenzione di arrendersi domani o dopodomani». La sua resa, ha osservato la polizia, significherebbe la fine della rivolta anche per gli altri detenuti. Qualche giorno fa Taylor aveva gridato dal tetto della prigione di essere stato lui a dare il via alla sommossa, «ma senza premeditazione». Circa 300 detenuti erano riuniti il primo aprile nella cappella di Strangeways, quando Taylor si è impadronito del microfono. Voleva proporre un pacifico «sit-in» di protesta contro il sovraffollamento nell'istituto di pena, ma i compagni avrebbero scelto una contestazione più violenta. Intanto, si stanno esaurendo anche le rivolte nelle altre carceri britanniche. A Dartmoor, tre prigionieri sono saliti per alcune ore sul tetto del braccio «A», ma poi sono tornati nelle loro celle. Sul tetto del braccio «D» bivacca invece da cinque giorni un altro detenuto. A Swansea, due diciottenni si sono arresi, dopo essersi barricati in cella per 17 ore. |Ansa]

Persone citate: John Ballam, Paul Taylor

Luoghi citati: Dartmoor, Londra, Manchester, Swansea