Il paese del terrore

Il paese del terrore Il paese del terrore Nessuna lista adArzana: troppe faide NUORO. La segreteria del municipio è rimasta deserta, il risultato delle elezioni è già acquisito: ad Arzana (70 chilometri da Nuoro, 3 mila abitanti, 300 letteralmente fuggiti negli ultimi cinque anni) ha vinto il partito della paura. Come simbolo ha un fucile e un candelotto di dinamite. Nessun candidato se l'è sentita di sfidarlo al riparo delle sigle tradizionali. Nel piccolo centro non sono state presentate liste, a maggio non ci saranno votazioni. Le giustificazioni per la clamorosa rinuncia emergono da una rapida lettura della raccolta dei verbali dei carabinieri: nell'ultima legislatura sono stati trucidati il consigliere democristiano Pietro Arzu e l'assessore socialista Angelo Piras; il sindaco Antonio Stocchino (de) è vivo per miracolo: un killer non riuscì a centrarlo, circa due anni fa, mentre alla guida di una jeep percorreva una strada di campagna. E poi c'è la lista degli attentati: cavalli az¬ zoppati, viti tagliate, fucilate, rudimentali ordigni che espolodono davanti alle porte e sui davanzali delle finestre. «Per amministrare in questo paese bisogna essere eroi», afferma il parroco Vincenzo Pirarba. Il sindaco uscente preferisce, «almeno per ora», non dare motivazioni specifiche per la sua mancata candidatura. La voce che corre per le strade del paese gli attribuisce un atteggiamento di contestazione nei confronti dello Stato, reo di non garantire la sicurezza e i mezzi necessari per il governo di Arzana e del suo territorio: 17 mila ettari nei quali i sistemi di produzione e di vita restano legati ad un'epoca arcaica, pascolo brado e qualche timido tentativo di forestazione. Antonio Stocchino è stato messo sotto processo tre volte per la sua attività di sindaco, in due casi è stato assolto, attende che si definisca l'ultimo procedimento. In queste condizioni, un seg¬ gio in consiglio comunale non fa gola a nessuno. «Viviamo — conferma Mario Lai, segretario del pei, all'opposizione — in un'atmosfera tutt'altro che tranquilla: nessuno se l'è sentita di prendere in mano le redini dell'amministrazione. E così siamo costretti a vivere un momento di mortificazione collettiva». Non è molto diversa l'analisi del segretario socialista Raffaele Piras: «Il paese — spiega — sta attraversando una fase di degrado sociale, economico e demografico. Si sarebbe potuta invertire la rotta solo presentando una lista unitaria, in grado di coinvolgere tutta la popolazione». Il tentativo è stato vano. E ora sul municipio si staglia l'ombra del commissario prefettizio. Come avvenne tre anni fa in un altro paesino del Nuorese marchiato dalla violenza, Oniferi: le urne restarono vuote per tre volte. Corrado Grandesso

Persone citate: Angelo Piras, Antonio Stocchino, Corrado Grandesso, Mario Lai, Pietro Arzu, Raffaele Piras, Vincenzo Pirarba

Luoghi citati: Arzana, Nuoro, Oniferi