LA MAFIA STA GIA' VOTANDO di Ferdinando Camon
LA MAFIA STA GIA' VOTANDO LA MAFIA STA GIA' VOTANDO venire uccisi in qualsiasi momento, in cella, in cortile, nel sonno, bevendo un caffè, mangiando del pollo. Sempre. E anche se gli va bene, se vien sera e sono ancora vivi, devono temere continuamente che la moglie, i figli, i fratelli, i parenti paghino nel frattempo per conto loro. Succede anche ai pentiti «super», quelli che smantellano intere organizzazioni: per fare questo, devono mettere nel conto un'ecatombe nel loro clan, devono essere disposti ad andare avanti con le loro confessioni sempre e comunque, «perinde ac cadaver». A tutti costoro lo Stato chiede «apparentemente» la disponibilità a collaborare, in realtà gli chiede ben altra disponibilità, quella di morire; e infatti i grandi «pentiti», quelli che vediamo nei telegiornali di spalle, intenti a parlare, a far nomi, a indicare mandanti ed esecutori, a svelare la composizione delle cosche, sono quelli che accettano sin d'ora l'eventualità di una loro immediata fine; se l'aspettano ad ogni minuto, ad ogni passo. E' grande il danno che lo Stato riceve da questo comportamento. Tutto sommato, il pentitismo nella mafia è un fenomeno abortito, per questa mancanza di protezione; pare quasi che lo Stato non ne voglia sapere. Se qualcosa si è ottenuto, è enorme il di più che si potrebbe ancora ottenere proteggendo e premiando il pentitismo, invece di punirlo con la morte. Se ieri la mafia ha fatto fuori, a Reggio, questo giovane consigliere, nel Napoletano la camorra ha ammazzato un ex assessore. Noi voteremo fra un mese. Mafia e camorra stan già votando. In un Comune di Nuoro, gli abitanti non han presentato candidati per nessuna lista, e le elezioni non si terranno: è impossibile, oggi, non leggere quest'ultima notizia come una prosecuzione e una risposta popolare alle altre due. Ferdinando Camon
Persone citate: Napoletano
Luoghi citati: Comune Di Nuoro, Reggio
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