Amnistia per centomila di Giovanni Bianconi

Amnistia per centomila Il Senato approva la legge, presto in arrivo anche l'indulto Amnistia per centomila Riguarda i reati fino a quattro anni ROMA. L'amnistia è finalmente diventata legge, ma sarà operativa solo da domani. A larghissima maggioranza (135 sì, astenuti 12 missini e radicali, e nessun voto contrario) il Senato ha approvato ieri il tanto atteso provvedimento di clemenza, forse l'ultimo nella storia della Repubblica. L'amnistia riguarda centinaia di reati minori non finanziari, commessi entro il 24 ottobre '89 (tranne alcune infrazioni alla legge sulle manette agli evasori, compiute entro il 28 luglio) per i quali è stabilita una pena non superiore a 4 anni. Si pensa che potrebbero usufruirne almeno centomila persone. E' un «regalo» pasquale del Parlamento per migliaia di imputati in attesa di giudizio. Ma potranno beneficiarne anche migliaia di persone già condannate in pretura o in tribunale che hanno impugnato il verdetto in Cassazione. L'amnistia non sarà concessa automaticamente, perché ognuno resterà libero di usufruirne. Ma per chi l'accetterà potrebbe significare un'implicita ammissione di colpevolezza. La legge che auto¬ rizza il Capo dello Stato Francesco Cossiga a concedere il provvedimento di clemenza sarà pubblicata oggi sulla Gazzetta Ufficiale ed entrerà subito in vigore. Ma si dovranno attendere altre 24 ore per la pubblicazione del necessario decreto del presidente Cossiga. Tra un paio di mesi, ma con un'altra «leggina», ci sarà, forse, anche un indulto di due anni. Se ciò avverrà, saranno scarcerati migliaia di imputati che stanno scontando condanne passate in giudicato. Il 5 aprile il Senato ha votato un «ordine del giorno» con cui ha raccomandato al governo l'approvazione di un provvedimento di indulto che ridurrà di due anni la pena divenuta definitiva. Ieri i detenuti del carcere romano di Rebibbia hanno sollecitato l'immediata approvazione dell'indulto, minacciando azioni di lotta non violenta. Il testo dell'amnistia varato dalle Camere dopo 6 mesi di discussioni contiene un errore non secondario. Sono state fissate due date diverse ai fini della sua applicazione. E c'è il rischio che intervenga la Corte Costituzionale ad eliminare questa discriminazione. Motivo: il provvedimento di clemenza copre i reati minori fino a 4 anni di carcere, commessi fino al 24 ottobre scorso. Ma per alcuni reati fiscali (quelli riguardanti la violazione della cosiddetta legge sulle «manette agli evasori» dell'82, commessi in relazione ad attività commerciali svolte da enti pubblici e privati), vale, invece, la scadenza del 28 luglio '89. Un «pasticcio» di date che potrebbe determinare ingiustificate disparità di trattamento. Nell'amnistia rientrano anche i reati di diffamazione a mezzo stampa commessi dal direttore o vicedirettore responsabile, violazione di domicilio, rissa, violenza, resistenza o minaccia a pubblico ufficiale, truffa, infrazioni di minore gravità alla legge sulle armi, ritardate versamento delle ritenute d'imposta, blocco stradale o ferroviario per protesta pacifica, piccolo contrabbando, evasione d'imposta su gas e luce e rifiuto del servizio militare non armato per motivi di coscienza. La maggior parte dei «fortu¬ nati» che potranno evitare in extremis la condanna sono persone quasi sconosciute, ma non mancano personaggi noti, come lo showman Adriano Celentano e l'Alto Commissario antimafia Domenico Sica. Altri imputati «eccellenti» beneficeranno; invece,.del «regalo» concesso una settimana fa dal Parlamento che ha annullato con effetto retroattivo, i reati di interesse privato in atti d'ufficio, peculato per distrazione e malversazione, commessi da pubblici amministratori, dei quali molti sono stati al centro di recenti scandali. In pratica nessuno potrà essere più processato per queste accuse e saranno annullate le eventuali condanne già inflitte da tribunali e corti d'appello. Un colpo di spugna per moltissimi imputati, che, anche se esclusi dall'amnistia, potranno non solo evitare la galera, ma vedersi persino cancellate le pesanti accuse dalla fedina penale. Pierluigi Franz ALTRO SERVIZIO di Giovanni Bianconi A PASiNA 9

Persone citate: Adriano Celentano, Cossiga, Domenico Sica, Francesco Cossiga, Pierluigi Franz

Luoghi citati: Roma