Treviso all'ultima spiaggia

Treviso all'ultima spiaggia Domani lo «spareggio» con Milano dopo le contestazioni a Sales Treviso all'ultima spiaggia Se perde è fuori daiplayoff TREVISO. «Gilberto, cacciali tutti». Così scrivevano, con uno spray nero su un lenzuolo bianco, gli scalmanati della curva Sud invocando un «repulisti» da parte dello sponsor-padrone della Benetton basket. Era novembre. Volevano gente nuova: via l'allenatore Sales, via il presidente-consigliere dello sponsor Bortoletto, via il gm Giorno. Cinque mesi dopo non è cambiato niente: Sales, Bortoletto e Giorno ci sono ancora, eccome, e la squadra ha perso colpi. Eliminata nelle coppe (Italia e Korac) al primo turno, potrebbe essere clamorosamente esclusa dai playoff: un'eventualità mica tanto remota, basta perdere lo spareggio di domani con la Philips. E proprio nel momento cruciale della stagione, ecco il fattaccio: dopo la partita (gettata, da polli) con il Messaggero una settimana fa in 50 insultano Sales, sfiorando l'aggressione fisica. Il tecnico, raro esempio di bon ton da palazzctto, ci resta male, minaccia di andarsene, di mollare società e giocatori. Tira e molla, tre giorni di caos (i Benetton in questo periodo non ci sono), e alla fine tutto rientra. O almeno cosi dicono. Sales do mani sarà in panchina, e considera archiviato il caso, preferendo parlare della gara. Hcnrtton-Philips, dunque. Se Treviso vince ha 90 probabilità su cento di far parte delle itnaf.nifichc dicci». Se vince con più di 9 punti di scarto (all'andata i milanesi s'imposero 84-75) l'accesso ai playoff è certo. A Milano, invece, basterà la vittoria, anche di un solo punto. Dopo mesi di altalene, la Philips ora «vede» i playoff avvicinarsi. «E questo, purtroppo, sembrava impossibile solo un paio di settimane fa», confessa Sales. «Non ho paura della Philips, ma certo non posso dire che affrontiamo senza preoccupazioni questo match. E' la partita dell'anno, e ne sentiamo lutto il peso». Nessuno si aspetta, ovviamente, di vedere del buon basket al Palavcrde. Ma che partila sarà? «Loro hanno appena segnato 120 punti alla Scavolini. difendendo molto bene ■ continua Sales • non affidandosi solo ai canestri di Riva e McAdoo ma mostrando un buon attacco corale. Poi hanno ritrovato spirito e mentalità giusta». Milano sta dunque per fare un altro miracolo? I «vecchi guerrieri» di Casalini si stanno risvegliando dal lungo torpore? «Certo non hanno disputato una stagione brillante conclude Sales - ma ora sentono profumo di playoff. Come li fermeremo? Ho spiegato ai ragazzi che dovranno cercare di far bene le cose che facciamo di solito. Non basterà fermare Riva o McAdoo. Applicheremo la difesa a uomo, e sto studiando qualche accorgimento per superare la loro 2-3, che quest'anno molto spesso hanno alternato, con successo, alla tradizionale 1-3-1». Poi, comunque vada questo campionato, è ormai certo che a Treviso qualcosa di nuovo accadrà: Sales, il cui contratto scadrebbe nel '91, abbandonerà il «giocattolo» dei Benetton, che forse non riesce più a far funzionare, magari se ne andrà anche il gm Giorno (al loro posto potrebbe arrivare da Milano la coppia Casalini-Cappellari), e forse non ci sarà più neanche Renatone Villalta, così amato al suo arrivo e tanto contestato solo qualche mese dopo. E così, magari, l'avranno vinta quei 50 o 100 scalmanati della curva Sud che, salutando alla romana, ogni due domeniche urlano: «Gilberto, cacciali tutti». Flavio Corazza Riccardo Sales. In lite con Treviso

Luoghi citati: Italia, Milano, Treviso