Meglio del sabato sarebbe il lunedì

Meglio del sabato sarebbe il lunedì COSI' PER SPORT Meglio del sabato sarebbe il lunedì L'ANTICIPO al sabato di una partita del massimo campionato di calcio, per la teletrasmissione diretta, è una pesante sconfitta del calcio. A partire dal prossimo campionato, se va in porto l'accordo da 540 miliardi in tre anni fra Rai e Lega, una partita sarà anticipata di 24 ore, almeno per le prime 24 giornate della serie A. e chissà quanta Italia sarà davanti al video. Lì per lì tutto sembra bello, moderno, inevitabile, all'insegna del progresso e del business. Facciamo però alcune considerazioni: 1) se si dice, come si dice, che nelle ultime dieci giornate non ci sarà l'anticipo per rispetto della regolarità del campionato, si ammette che tale regolarità è calpestata nelle prime 24 giornate; 2) offrire al sabato pomeriggio una partita di calcio significa penalizzare duramente tutti quegli sport che vivono di sabato, dal vivo e sul video, e allargare ul-teriormentc la forbice fra calcio ricco, mangiatutto, e discipline povere; 3) enorme sarà lo scombussolamento di tante famiglie, dopo anni e anni di week-end sincopato secondo certi programmi; 4) i riflessi di questo scombussolamento riguarderanno anche la presenza fisica sulle gradinale la domenica: chi ha telededicato una bella fetta di sabato alla partita, potrà ancora andare allo stadio il giorno dopo?, 5) la par tita sarà scelta secondo criteri di interesse o di rotazione? Nel secondo caso si rischia di annoiare, mostrando brutto calcio a un pubblico di potenziali spettatori da stadio. La uccisione può diventare esiziale. Se è presa per soldi, è criminale, non solo venale. Se si pensa veramente clic cosi si vivacizzi l'interesse per il calcio, è anche demenziale. Casomai, se duvvero il calcio pulisce rarefazione domenicale, si anticipi tutto al sabato, lasciando la domenica alla gita, allo sport praticato, e agli sport minori da piccolo spettacolo. K ancora: la resa è un controsenso. proprio dopo che Italia '90 ha dotato il Bel Pac se di dodici stadi «super», per un nuovo modo di andare alla partila. Noi personalmente a questo nuovo modo e quindi all'opportunità di spendere tanli miliardi non abbiamo mai creduto, ma ci credeva - o era in malafede? sino a ieri quello stesso mondo calcistico che ora prende i soldi dalla televisione dandole in cambio una parte im- fiortante di sé, dopo tanti alarmi sull'invadenza del video. Per finire, offriamo costruttivamente l'idea di una partita posticipata al lunedì: l'irregolarità resta, ma forse è meno grave, due sole squadre sono condizionate dai risultati delle altre sedici, non 1 sedici dal risultato di due. Ci 1 sarebbe poco pubblico allo stadio, almeno sino a che la stagione non consentisse la seminotturna o la notturna, ci sarebbe tantissimo telepubblico: il lunedì sera la gente sta a casa, si riposa dal duro week-end. GRAN problema quello dei brasiliani che il et. Lazaroni (ma non è già della Fiorentina, dei nostri?) vuole tutti il 23 al raduno premondiale e che secondo regolamento le squadre italiane possono tenere sin quasi a fine mese. Gran problema: è una prova ulteriore dell'incomunicabilità nel mondo del calcio e della debolezza servile dei contratti che i nostri club stilano. 11 Torino ad esempio vive il caso di Muller, che giustamente Fascetti vorrebbe a Foggia, il 22, «anche ingessato», e che invece vuole andarsene già a Pasqua, per passare pure qualche giorno con i suoi. Noi abbiamo una modesta proposta: si dia a Muller il permesso di parten: za anticipata in caso di una sua favolosa partita contro il Pisa. Con una clausola: non basta segnare una, due. tre reti, fossero anche sublimi e decisive. Bisogna subire qualche fallo. Le reti possono essere un caso, i falli no. A Parma Muller ha giocato di punta, marcutissimo. senza subire un fallo: deve essere un primato mondiale. E non essendo lui un'anguilla, pensiamo sia stato, in quella circostanza, un fifone. SU «Il Giorno» il collega Giorgio Keincri riprende la sentenzi! del processo di Verona, quello recente per droga (cosa avevate pensato?), e segnula che tre noli calciatori sono stati > u.it: in tribunale, come testimoni O perché in qualche modo den irò la storia; e uno dei tre è stato riconosciuto colpevole di uso di cocaina. E si chiede come mai il mondo dello sport, cosi pronto a indignar si per il doping in ultn sport, specie l'atletica (e il ciclismo, aggiùngiamo), stavolta non ba detto «bah». Ci associamo, da questa rubrica dove più volle abbia ino posto la domanda: ma davvero credete che nel cai ciò nessuno pratichi il do ping? Adesso aspettiamo )u distinzione sottile fra droga e doping, sempre ovviamente salvando il calcio. Il collega non fa nomi perché rivendica la libertà di ognuno di fare, a livello di consumo personale di cocaina o di partecipazione a droga-party, quello che gli pare. Noi in questa lubrica già abbiamo parlalo (non soli e non primi, peraltro) del processo di Verona. Per chi è distratto ma è sicuro di sapersi ancora scandalizzare, ecco i nomi (apparsi ultimamente anche sul «Corriere della Sera»): Caniggia il consumatore, Maradona e Cervone i citati. ino^J Gian Paolo Ortnezzano

Persone citate: Caniggia, Cervone, Fascetti, Gian Paolo, Giorgio Keincri, Lazaroni, Maradona, Muller

Luoghi citati: Foggia, Italia, Parma, Torino, Verona