Germania unita, via libera di Mosca

Germania unita, via libera di Mosca Dai colloqui negli Usa tra Shevardnadze e Bush una svolta per il problema tedesco Germania unita, via libera di Mosca Cadutala pregiudiziale neutralista Washington: nessun baratto baltico WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Nella sostanza se non nella forma, ieri J'Urss ha dato via libera all'unificazione delle due Germanie, ritirando la pregiudiziale della neutralità. Lo ha fatto nel corso dei colloqui tra il ministro degli Esteri Shevardnadze, il presidente Bush e il segretario di Stato Baker. Ufficialmente l'Urss, ha precisato Baker, continua a opporsi alla permanenza della Germania unita nella Nato. Ma l'opposizione, hanno lasciato intendere fonti vicine alla Casa Bianca, potrebbe limitarsi alla permanenza nel comando militare integralo, non estendersi a quella nelle strutture politiche dell'Alleanza Atlantica. «Abbiamo delle idee che non possiamo svelare» ha détto con ottimismo Shevardnadze. «Credo che riusciremo a trovare una formula accettabile sia per la Nato che per il Patto di Varsavia. La Germania unita potrà essere un fattore di stabilità in Europa, non costituire una minaccia per nessuno». «Il vertice dell'amore difficile» tra le superpotenze, come lo aveva definito l'altro ieri 11 portavoce della Casa Bianca Pitzwatcr sottolineando la tensione causata dalla Lituania, promette cosi di trasformarsi nel vertice del nuovo ordine europeo Dal 30 maggio a! 3 giugno, Bush e Gorbaciov dovrebbero gettare le basi non solo della nella riduzione degli armamenti dei due blocchi ma anche del Ioni graduale riavviornamento politico Shevardnadze ieri ha definito il prossimo summit americano «un evento storico per la politica internazionale» indicando che i due leader sigleranno alcuni importanti memorandum d'intesa. Baker, più prudente, ha messo in dubbio che i trattati sul disarmo possano essere pronti i-mro sette settimane, e ha descritto il vertice rome un ponte verso un altro summit, il tonto ira Bush e Gorbaciov, da tenere alla fine dell'anno. Per questo motivo, il segretario di Stato non ha escluso un rinvio della conferenza paneuropea di Vienna in programma a novembre Nel quadro delineatosi ieri, al termine dei tre giorni di «discussioni a muso duro» tra gli Usa <: l'Urss - la definizione è del portavoce sovietico Ghera simov - i tempi del processo di pace in Europa sono tuttavia secondari La più grave crisi Est Ovest dejjh ultimi cinque anni, quella lituana, rischiava di bloccare ia distensione: Bush e Gorbaciov, che negli ultimi giorni si sono scambiati due rassicuranti messaggi personali, lo hanno evitato. Il ministro degli Esteri tedesco Genscher, ritornato dal Canada a Washington dove era già stato mercoledì, ha elogiato le superpotenze in un discorso all'Associazione dei Direttori di Giornali. Genscher ha prospettalo la formazione di un'Europa «dall'A¬ tlantico agli Urali», ha auspicato più stretti legami tra gli Stati Uniti e la Cee. Né Baker né Shevardnadze hanno spiegato quale possa essere la soluzione «saggia e giusta» del problema tedesco. Genscher ha adombrato una fase di transizione con truppe sovietiche nella zona Est e americane nella zona Ovest, e una conclusiva senza truppe in una Nato trasformata in alleanza solo politica, e non più militare. Comunque, è chiaro che Mosca non vuole una Germania armata potentemente, e che Bonn e Washington sono pronte ad assumere impegni in questo senso. Il compromesso che si è delineato non è stato bene accolto da tutta l'America: al Congresso, alcuni parlamentari hanno accusato Bush di aver barattato l'indipendenza lituana con l'unità tedesca, ossia di aver garantito a Mosca la non interferenza a Vilnius in cambio delle sue concessioni su Bonn. Bush si è difeso: «Ho ribadito a Shevardnadze - ha detto - il diritto all'autodeterminazione della Lituania, e gli ho ricordato che non riconosciamo l'annessione all'Urss». Resta però il sospetto di un baratto tra le superpotenze. L'Urss ha accennato all'apertura di una rotta aerea con Israele per gli ebrei sovietici. A sua volta gli Usa hanno acconsentito a che i sovietici partecipino comme osservatori ai negeiati del GATT sui commerci. £nnje CarettO ^ua"* Shevardnadze tra i giornalisti. In allo, con George Bush